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Lavash, il pane armeno

Da Traveltotaste

Lavash, il pane armeno

Arrivammo a Echmiatsin in una torrida mattina d’Agosto.

Era la prima città che incontravamo, dopo le lunghe ore in frontiera e dopo aver dormito qualche ora in un campo di grano.

La guida parlava della cattedrale qui situata come uno degli edifici religiosi più belli dell’Armenia. Non so se è stata colpa del caldo o dell’ambiente circostante ma la visita non ci ha particolarmente soddisfatti.

A Echmiatsin, ancor più che a Yerevan, è ancora evidente il risultato del passaggio sovietico che ha lasciato dietro di sé edifici fatiscenti, giardini pressoché abbandonati e persone che ci guardano con aria spersa.

Il nome ufficiale della città è Vagharshapat ed è stata capitale del Paese, attualmente è considerata la città più sacra dell’Armenia, sede del chatolikos, il Capo della Chiesa Apostolica Armena.

La cattedrale si trova al centro del parco cittadino che intristisce un po’ per quanto è lasciato incolto. Solamente intorno all’edificio stesso si trovano alcune aiuole fiorite ben curate, come se ci si potesse materializzare direttamente lì davanti senza vedere l’ambiente circostante.

La luce prodotta dalle candele votive crea un’atmosfera mistica ed il piacevole profumo di cera sciolta pervade tutta la stanza.

Terminata la veloce visita e prima di lasciare la città, eravamo intenzionati a provare quella che, avevamo letto, era la deliziosa gastronomia armena.

Dopo molta strada e tante difficoltà, l’unico posto in cui ci siamo imbattuti è stato un locale piccolo e lurido da cui usciva un forte odore di fritto.

Su quei tavoli traballanti avremmo mangiato senza saperlo il piatto tradizionale armeno, il lavash.

Si tratta di un tipo di pane molto sottile, fatto con farina, acqua e sale, molto diffuso in Armenia, Azerbaijan e Iran.

Tradizionalmente la pasta viene stesa e cotta attaccata alle pareti del forno tandoor ( chiamato təndir in lingua azera, tonir in armeno, tanur in farsi e tandır in turco).

E’ un pane molto morbido e flessibile quando è fresco ma diventa fragile e duro quando si secca.

Da fresco viene utilizzato per realizzare sandwiches arrotolati, con carne, verdure o formaggi, mentre la versione

Lavash, il pane armeno
essiccata è utile perché dura a lungo nel tempo. In Iran, una volta reidratato, viene utilizzato per spuntini veloci farcito con burro e formaggio e in Armenia è il pane usato nella tradizione eucaristica dalla Chiesa Apostolica.

Quello che abbiamo mangiato noi era farcito di carne tritata ma non sufficientemente buono o particolare da farmi inserire il piatto nella classifica dei miei preferiti.

 Leggi anche: Profumo di pane



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