Lavazza lancia con Novamont la prima capsula compostabile per caffè

Creato il 03 marzo 2015 da Lifestyle

Un traguardo tutto italiano quello che dopo 5 anni di ricerche è stato presentato oggi presso la Cascina Cuccagna di Milano: una capsula compostabile per il caffè espresso studiata da Lavazza e Novamont con la collaborazione del Politecnico di Torino.

Applicando il principio dello zero waste dell’economia circolare, secondo il quale niente è rifiuto ma tutto torna ad essere risorsa con grandi benefici per l’ambiente, Lavazza e Novamont hanno messo a punto una capsula che può essere raccolta con il rifiuto umido ed avviata al compostaggio industriale, dove capsula e caffè esausto vengono riciclati insieme in compost, concime naturale per i suoli.

La capsula Lavazza sarà realizzata in Mater-Bi® 3G, compatibile con la macchina Lavazza Minù e disponibile in due pregiate miscele 100% Arabica, certificate dall’ONG Rainforest Alliance. La capsula sarà pronta nel secondo semestre 2015 e presente sul mercato nel 2016, ma il 2015, che corrisponde ai 120 anni dell’azienda, anno di Expo, vedrà Lavazza partner ufficiale del Padiglione Italia con un progetto di Fabio Novembre, nonché presente in Cascina Cuccagna con un “Sustainability hub” già a partire da Salone del Mobile.

“La capsula compostabile è un esempio concreto di sintesi virtuosa tra innovazione, sostenibilità e qualità”, ha affermato Marco Lavazza, Vice presidente del Gruppo, che ha ribadito come da sempre Lavazza si impegni per una innovazione sostenibile del prodotto e di tutta la filiera ( è di quest’anno il Calendario Hearth Defenders con immagini di Steve Mc Curry, di qui abbiamo parlato qui  .

Attraverso la prima capsula compostabile per caffè espresso sviluppata insieme a Lavazza, che impiega Mater-Bi® di terza generazione, possiamo mostrare in concreto le potenzialità della bioeconomia, intesa come rigenerazione territoriale e non come semplice uso di materie prime rinnovabili”  aggiunge Catia Bastioli, Amministratore Delegato di Novamont, che proseguegrazie alla nuova capsula compostabile Lavazza potrà esserci non solo una migliore salvaguardia dell’ambiente, ma anche opportunità di sviluppo, in un’ottica di filiera integrata nel territorio e di rispetto per la biodiversità”.

Una novità così importante da vedere anche la presenza del Ministro dell’Ambiente Galletti il quale ha ribadito che l’Italia deve puntare proprio sulle sue eccellenze e innovazioni, confermando la volontà del Governo di costruire un piano BIOindustriale, dove le politiche ambientali siano al fianco delle imprese nell’innovazione e ha confermato nelle prossime settimane la presentazione di un “Green Act”, una sorta di dichiarazione d’intenti in questo senso.

La presentazione si è conclusa con una  testimonianza anche di un pioniere dell’ economia circolare: Gunter Pauli, teorizzatore della Blu Economy e che già nell’Hearth Summit di Rio del 1992 aveva portato i primi calcoli sul riciclo dei fondi di caffè. Pauli ha ampliato la visione di questa fantastica innovazione, prospettando gli incredibili usi degli scarti del caffè nel tessile, nella carta, nelle calzature e in molti altri campi.

Assessore Maran, Marco Lavazza, Ministro Galletti e Catia Bastioli

Proprio a questo scopo, durante EXPO Lavazza lavorerà insieme a Novamont e ad AMSA su un progetto che dimostra proprio il valore sociale, culturale ed economico di questo approccio: AMSA si occuperà del ritiro dei fondi, che saranno poi dati in carico alle Associazioni coinvolte nel progetto e portati nei centri di raccolta gestiti dalle cooperative sociali. A loro il compito rendere tangibili le trasformazioni dei fondi: substrato per funghi commestibili, pellet, inchiostri, semilavorati e molti altri prodotti.


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