Suo Figlio Tomas che posto ha nella sua vita?
«Lo vorrei sempre qui. A maggio compie sette anni. È appena stato a Napoli per una decina di giorni, ma vive con la madre. Secondo gli accordi, posso vederlo tre volte l’anno qui da me, più le volte che vado io in Argentina».
Lo sente al telefono ogni giorno?
«No.Lui è come me: di poche parole. Certe volte lo chiamo e mi dice: papà, oggi non ho voglia di parlare».
Cosa fate, quando siete a Napoli? «Giochiamo tanto a pallone in sala».