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Lavit regala spazio all’arte

Creato il 27 maggio 2010 da Paolo Franchini

Lavit regala spazio all’arteA un capannone in disuso alle porte di Varese, l’accurato restauro dell’architetto Anna Pedoja (moglie del fotografo varesino Alberto Lavit) ha regalato nuova vita.

E la struttura di un vecchio stabile industriale si fa luogo di cultura, arte, spettacolo e fotografia.

La trave portante, resa più leggera da intagli, è intesa come continuazione tra l’esterno e l’interno rappresentando un elemento di equilibrio architettonico. In basso, un avvolgicavo elettrico ha assunto la funzione di tavolo multifunzionale che, munito di rotelle può essere spostato a seconda delle esigenze del momento.

Il vecchio bancone da droghiere che funge da reception, ospita spesso le opere degli artisti che animano questo luogo. Lo spazio è anche dotato di un sistema di video proizione e di audiodiffusione: dotato di un impianto all’avanguardia assicura la possibilità di tenere conferenze, discorsi di presentazione, serate musicali e recital.

Lo Spazio Lavit è un ambiente di 300 mq che si avvale di cucine, camerini e sanitari; il doppio accesso permette di agevolare il personale di servizio e l’eventuale scarico di merci. L’ingresso pedonale nonché carraio, è stato studiato mantendendo le piastrelle d’origine, dopo averle scurite con effetto micaceo. Dettaglio degno di nota, la presenza di una camera blindata per contenere opere di valore.

Le pareti di colore neutro, attrezzate per l’allestimento mostre, ospitano di volta in volta opere pittoriche o grafiche dando risalto ad ogni materiale, grazie alla disponibilità di luci museali già predisposte.

Uno spazio senza barriere che può adattarsi ai generi artistici più svariati: arti visive contemporane, scultura e pittura; modelli da collezionismo e, naturalmente, fotografia.

Tutto questo a Varese in via Uberti, civico 42.
Per info: +39 0332 312801 oppure +39 335 7119659.



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