LAVITOLA “Ho anticipato i soldi per pagare Tarantini, per questo chiedevo le “foto” al Premier”

Creato il 30 settembre 2011 da Madyur

Si rivede Lavitola, in diretta Tv sul Tg di Mentana. Raccontando le sue verità e la sua presunta paura sulla magistratura. “Ho un sacro terrore della magistratura . Per questo mi sono reso latitante e ho fatto bene : Tarantini è rimasto un mese in carcere , la moglie lasciato la figlia di due anni e adesso gli hanno detto scusa, non è successo niente. Da qui a poco tempo si dimostrerà che anche io non c’entro niente. Avrei fatto la stessa fine anche io. La libertà è come la vita , diceva qualcuno cui tenevo molto”.

Parla dei suoi rapporti con Finmeccanica, accennando prima all’antipatia nei suoi confronti dell’entourage del Premier Berlusconi “Avrei voluto che il Premier mi nominasse suo diretto rappresentante in Centro e Sud America , ma lui temporeggiava , anche per togliermi dalle scatole , mi fece partecipare a quel viaggio di Stato” a Panama “ (…) poi dopo la storia con le ballerine in Brasile, non se ne fece più nulla. Quando vidi che le mie passioni politiche non potevano essere soddisfatte , nacque questo rapporto con Finmeccanica. Perché fu il direttore commerciale ad offrirmi questa possibilità , allora quanto vorresti? Io mi buttati con 30 mila euro l’anno più le spese e lui mi disse affare fatto, ma poi capii , come diceva il direttore scherzosamente , mi aveva fregato perché c’erano centinaia di migliaia di euro per le consulenze”

Lavitola è all’estero dal 1°settembre, è sospettato, dopo la pronuncia del Tribunale del Riesame, di aver indotto Tarantini a mentire per tenere Berlusconi al riparo dal caso escort. Assicura e sostiene che l’ordinanza del Riesame si avvicina a un’ipotesi più realistica.

Si potrebbe ascoltare un intercettazione su un utenza argentina, secondo lui, che potrebbe scagionarlo ma non c’è traccia. E le foto , come anche confermato dalla segretaria , chieste al Premier e alla sue segreteria erano soldi. “Sono stato io ad anticipare quei soldi (500 mila euro ndb) grazie alla vendita di due pescherecci in Sudamerica. Non ho aiutato Tarantini per filantropia. Berlusconi mi aveva chiesto di occuparmi di loro e dargli quei soldi mi consentiva di togliermi dalle scatole questi due che mi assillavano e mi massacravano le biglie”.

Su Tarantini “E’ uno scapestrato , non un criminale. Anche un po’ fesso”. E infine conclude “Sono socialista. Sono determinato e non soffro di timori reverenziali nei confronti di nessuno , questo è il motivo per cui sono inviso alla maggior parte dei collaboratori del premier”


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