Un recente sondaggio svolto dalla società di consulenze Boston Consulting Group insieme all'agenzia di impiego Stepstone mostra che l'Italia é tra le 10 mete preferite di chi cerca un lavoro all'estero, davanti alla Svezia ma dietro alla Spagna e Australia. Che strano. Ma l'Italia non é ormai un paese fallito e senza futuro? Vuoi vedere che tutti quelli che abbiano scelto l'Italia dove poter lavorare siano incoscienti o matti da legare? O forse le cose in Italia non vanno poi così male come qualcuno vuole farci credere? E perché il "grande" Brasile, paese del futuro e in continua espansione, non risulta tra i primi dieci?
L’Italia è tra le dieci mete più desiderate di chi cerca lavoro all'estero. Lo rivela una recente ricerca internazionale condotta dalla società di consulenze Boston Consulting Group insieme al portale del lavoro, StepStone. Lo studio ha preso in esame 189 Paesi e ha interrogato, tra aprile e giugno di quest’anno, oltre 200 mila persone che erano alla ricerca di un lavoro. Per molte di queste la meta ideale è l’Italia, con il 25% degli intervistati che pensa potrebbe trasferirvisi. Che figura però nelle ultime posizioni della top 10 generale. Il nostro Paese si colloca, infatti, al nono posto, davanti a un paradiso delle politiche sociali come Svezia e dietro alla Spagna.
I primi tre posti della graduatoria sono occupati dai Paesi di lingua inglese-americana con gli Stati Uniti in testa, seguiti dalla Gran Bretagna e dal Canada. Segno che la ricerca è indirizzata anche dalla scelta sulla lingua oltre che dalle preferenze per mercati del lavoro più dinamici e orientati ai servizi, oltre che dai livelli di retribuzione proposti.
Al quarto posto si colloca invece la Germania, primo tra i Paesi europei, con Berlino in cima alle preferenze delle città più ambite, dove chi è alla ricerca di un impiego, desidera lavorare. Tra le prime dieci mete più cercate ci sono poi Francia (al quinto posto), Svizzera (sesto) e Australia (settimo).
Tra chi è disposto a prendere le valigie e andare all'estero per lavoro ci sono soprattutto i pachistani. Il 97% degli interrogati di questo Paese hanno disposto che sarebbero pronti al grande salto. In Europa invece è la Francia a contare il maggior numero di persone con il biglietto in mano: il 93% di chi ha risposto allo studio si è detto disponibile a un trasloco fuori confine pur di avere un lavoro.
Fonte: La Stampa