Anche a Pasqua continua il presidio pacifico e democratico dei 29 lavoratori impiegati negli appalti delle società di uscierato, front office e manutenzione dei palazzi della Provincia di Lecce manutenzione e di pulizia dell'Axa società partecipata. Questo presidio iniziato circa un mese fa quando il futuro occupazionale dei lavoratori della Provincia di Lecce è stato messo a rischio per mancanza di risorse finanziarie, dopo che la Provincia, socio maggioritario della società, ha annunciato di non avere più i soldi per pagare le persone impiegate. I lavoratori hanno comunque deciso di non fermarsi è di andare avanti con la battaglia per avere risposte anche dalla Regione che sembra quasi snobbare la vertenza per il lavoro avviata.L'emergenza sociale nel Leccese - dichiara Giovanni D'Agata, presidente dello " Sportello dei Diritti", viene sottovalutata. La Provincia, lo sappiamo, con la sciagurata riforma "Del Rio" è un ente in disarmo e nel caso di specie non sostiene la lotta dei lavoratori. Ci sono famiglie che non hanno o non avranno più di che vivere. La Provincia e la Regione non sembrano cogliere la dimensione dell'ennesima nuova emergenza che si creerà quando anche queste 29 famiglie della provincia di Lecce non avranno più un reddito.Non vi è dubbio che la colpa vada ricercata nella politica che continua a dimostrare la propria disattenzione all'emergenza del lavoro a Lecce. Nel Salento forse più che nel resto di Puglia sussiste una situazione che col moltiplicarsi delle persone che perderanno il reddito diventerà progressivamente sempre più esplosiva.Lo " Sportello dei Diritti " invita, quindi, le parti più sensibili della politica e delle Istituzioni Italiane a dare un concreto segnale di riscontro e di attivazione affinché le logiche di potere e le divisioni politiche non evidenzino ancora una volta che i lavoratori sono soltanto numeri e non persone con le loro famiglie il cui futuro è messo seriamente in pericolo.
Lecce, 4 aprile 2015
Giovanni D'AGATA