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Lavoro e dintorni: una proposta innovativa per i giovani

Creato il 09 febbraio 2012 da Propostalavoro @propostalavoro

Tutti sappiamo cosa distingue l’uomo dalla bestia: l’intelligenza e la capacità di sentimenti. Fra le squisite doti della mente umana si annovera proprio quella generata dal connubio intelligenza-sentimento e che tecnicamente viene definita Capacità Empatica. L’empatia, qualecapacità di comprendere appieno lo stato d’animo altrui e provarlo come se fosse proprio, scaturisce da una abilità appresa durante lo sviluppo che consente alla persona sana di osservare i fenomeni dalla propria ottica contemporaneamente all’ottica di chi si ha di fronte, tantoché ogni sano e proficuo rapporto umano è basato sulla capacità empatica dei soggetti che lo intrattengono. In questo periodo, di piena fase acuta della crisi del paese, nei piani più alti del reparto di chirurgia d’urgenza dello stato, il governo sta eseguendo tutta una serie di tagli, correzioni, suture e  modifiche per liberare il paese da quelle patologie trascurate e trascinate che stavano andando in setticemia. Vox populi vox Dei, i giovani italiani disoccupati imbruttiti, scoraggiati e umiliati per la depressione in cui versa l’occupazione, non solo giovanile, sostengono che non si da la dovuta importanza al problema della disoccupazione e che non sembra essere considerato una priorità del paese. Ma, evidentemente, i cari senza lavoro si sbagliano. Proprio in questi giorni i giovani disoccupati sono stati al centro dell’attenzione delle massime autorità dello stato e nell’occasione è stato loro spiegato quali sono i segreti di una vita nuova priva di noia e di monotonia. Il lavoro fisso? La pensione? La pianificazione della propria vita? Roba superata, fuori moda! Bisogna imparare ad accettare la sfida della sopravvivenza tutti i giorni, bisogna imparare ad occuparsi solo di se! Diventare duttili, ma che pianificazione, che progetti, che stabilità, che tranquillità, è la precarietà la chiave del futuro! E poi ci sono tanti ansiolitici all’occorrenza! Bisogna imparare a reinventarsi ogni giorno, basta con le certezze minime e la tranquillità! Basta ad immaginarsi un futuro in crescita! Tanto male che vada, a parte il morire assiderati nell’automobile divenuta dimora, ci pensano le autorità all’occorrenza e l’accesso ad un sottopassaggio della metro non viene negato a nessuno se dovesse nevicare. Chissà se questi uomini così innovativi hanno dei figli in età da lavoro! Chissà cosa ne pensano  tutti gli uomini conservatori che invece apprezzano la stabilità economica, quelli che hanno sottratto indebitamente milioni di euro dai vari cassetti del paese per consolidare le proprie certezze personali? Riflettendo su questi elementi con un minimo di distacco viene da dedurre che la vera noia scaturisce proprio dall’innovazione suggerita, perché in essa non c’è proprio nulla di nuovo! Tanto  per fare un esempio gli animali hanno sempre vissuto così: alla giornata. Certo, alla luce di quanto detto, oggi è quasi un’utopia parlare di empatia e di sani rapporti umani, diverse capacità psicologiche si stanno davvero atrofizzando mutilando l’intelligenza  altro che carenza empatica, manca anche il minimo impegno a cercare di immaginare come si sta dall’altra parte della barricata. Rimane il fatto comunque che il governo degli esseri umani non può limitarsi ad un risultato matematico, occorrono interventi ben più complessi, perché l’uomo (qualunque uomo) per definizione creatura nobile ha un cuore, un’anima e una dignità da difendere.

 Dr.ssa Elisabetta Vellone


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