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Strade chiuse, linee dei bus deviati, traffico in tilt e complice la pioggia insieme ad una politica economica a dir poco da macelleria sociale, oggi è stata una giornata di grande caos nella capitale per il corteo di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. I sindacati sono scesi in piazza a sostegno degli “esodati” - ovvero di quei lavoratori che ieri hanno accettato incentivi per uscire dalle aziende, e che oggi rischiano di restare senza lavoro e senza pensione - e contro la stessa riforma della previdenza che vuole mandare in pensione con quattro soldi e in prossimità dell’ultimo respiro milioni di lavoratori dipendenti! Il corteo, partito da piazza della Repubblica e diretto verso piazza Ss. Apostoli, è stato aperto da uno striscione con scritto "Basta promesse per chi è rimasto senza lavoro, reddito e pensione". Solo ieri il ministero del Lavoro e i sindacati si erano scontrati sulle cifre. “Se il governo conferma 65mila esodati - dicono i sindacati - a noi non resta che una strada: chiedere il licenziamento del presidente dell'Inps perché incapace di governare i contributi. O il governo troverà una soluzione previdenziale per tutte le categorie degli esodati o la mobilitazione proseguirà. Non lasciamo i lavoratori da soli. Il Governo ha fatto una riforma delle pensioni sbagliata e deve avere il coraggio di fare un passo indietro!”.