Il Italia si fa così fatica a trovare lavoro che chi non ce l’ha nemmeno lo cerca più. Nell’Unione Europea il nostro paese ha il primato negativo di inattivi, cioè di chi appunto, scoraggiato e stanco, un impiego nemmeno lo cerca. E’ quanto emerge dai dati Eurostat per il 2014.
(provincia.or.it)
Lavoro, record negativo in Italia per il numero di inattivi. Sono il 13,6% gli italiani che sono disponibili a lavorare e che però sono inattivi, e di questi ben il 60% sono donne. Gli altri paesi “maglia nera” sono Croazia (9,6%), Bulgaria (7,6%) e Finlandia (7,4%), contro una media Ue del 4,8% di cui il 57% è ‘rosa’.
Il paragone con gli altri paesi dell’Unione Europea. Sul fronte opposto, invece, a livello Ue il 22,2% di lavoratori occupati part-time (9,8 milioni di persone sui 44,1 assunti con contratti a tempo parziale) avrebbero preferito lavorare di più. Di questi più dei due terzi sono donne (67%). La percentuale più alta di sottoccupati è quella riscontrata in Grecia (72,1%) seguita a ruota da Cipro (65,9%) e Spagna (57,3%) mentre l’Italia ha il 18,3% di lavoratori part-time sottoccupati (il 61% sono donne) per un valore che qui è al di sotto della media Ue.