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Lavoro stagionale: è tutto oro quello che luccica?

Creato il 29 gennaio 2016 da Leavventuredialice @leAvventurediAL

Premessa: quanto segue fa riferimento al lavoro da dipendente (e senza figli a carico, per ritenzioni IRPEF e aiuti statali). Non parlerò infatti del lavoro in proprio 1) perché non voglio dare informazioni errate, non essendo esperta in materia 2) perché in teoria non è previsto un aiuto da parte dello stato.

Se state pensando di trasferirvi qui, dovete essere bene a conoscenza di cosa vuol dire avere un lavoro stagionale (perché è quello che farete nel 90% dei casi).

Certo, potete sempre fare come ho fatto io fino ad adesso e come fanno molti spagnoli: lavorare l’estate a Minorca e poi l’inverno in Penisola sui Pirenei, questo è sicuramente il modo per guadagnare tanto. Ma magari non avete intenzione di fare valigie ogni 6 mesi…

Chi non vorrebbe lavorare solo 6 mesi e 6 mesi essere in vacanza?

È davvero fattibile?

La domanda è quindi: si può vivere a Minorca tutto l’anno, lavorando solo 6 mesi?

È un concetto a noi italiani sconosciuto e/o incomprensibile. O almeno lo è per i nostri genitori (miei e del Pescatore).

“E adesso?”

Questa è la domanda che ti rivolgono il 31 di ottobre, quando dici loro che il contratto è finito e –almeno- li riassicuri che l’azienda, in teoria, ti richiamerà a maggio.

“E quindi cerchi un altro lavoro?”

Perché pensare che il proprio figlio starà 6 mesi senza un lavoro non è proprio concepibile (i diritti alle ferie, per loro, dove se ne vanno??). E allora li tranquillizzi, dicendo che, nel caso remoto ci fossero offerte di lavoro, manderai il curriculum, e intanto lo Stato ti paga la disoccupazione.

A Minorca funziona così.

“E lo Stato ti paga per stare a casa?”

Beh, non è proprio così, bisogna cercare attivamente lavoro e avere una serie di requisiti, ma fondamentalmente sì (altrimenti, come spiegarsi il debito pubblico dello stato spagnolo e il fatto che gli spagnoli preferiscano stare a casa a prendere il paro, piuttosto che fare anche solo un lavoro part-time?).

Allora vediamo di fare un po’ di chiarezza e spiegare quali sono le prestazioni che offre lo Stato spagnolo nel caso in cui il vostro contratto stagionale finisca.

Nota bene: Non avendo mai lavorato in Italia, non saprei dirvi a cosa corrispondono paro e sussidio, se si parla di disoccupazione o cassa integrazione, me ve ne parlerò nei dettagli: spero dunque sia comprensibile.

Lo stato offre due tipi di prestazione: il paro e il subsidio.

*** Per avere diritto al paro, dovete aver accumulato 12 mesi (anche non consecutivi) di lavoro retribuito. La quantità mensile della prestazione è uguale al 70% del vostro salario mensile lordo (fatta una media degli ultimi 6 mesi). Il paro vi viene concesso per 1/3 dei mesi che avete accumulato (es. lavorate per 12 mesi a 1500€ lordi al mese, ricevete 4 mesi di paro a 1050€ al mese). Attenzione, perché si parla di salario lordo come appare nella busta paga, e tutte le mance o commissioni (che in un lavoro in reception, per esempio, equivalgono a 300-500€ al mese), non vengono considerate per fare media.

Accumulare 12 mesi significa fare almeno 2 stagioni, quindi il primo inverno sarete scoperti.

Vi basteranno 6 mesi di stipendio per sopravvivere un inverno? Facile da calcolare. Gli stipendi nelle Baleari sono regolati da ciascun Convenio Colectivo: per sapere esattamente quanto guadagnerete, potete leggere il Convenio in cui appare lo stipendio base e tutti gli extra a cui avete diritto a seconda della posizione (l’ultimo Convenio de hosteleria lo trovate qui, gli altri qui, sotto la dicitura “Convenios colectivos de sector” in basso a sinistra). Considerate ora che, alla fine del contratto, vi verrà pagato il TFR e possibilmente le ferie non prese. La somma di tutto questo, di solito, copre un’altra mensilità, quindi è come se alla fine dei 6 mesi aveste guadagnato per 7 mesi.

Qua ho elencato le voci più importanti di spesa: facendo un rapido conto, vedrete che, in linea di massima, vi serviranno 1000€ al mese, per due persone. A voi il resto dei calcoli.

*** Se non potete aspettare 12 mesi di contributi, l’altra possibilità è il subsidio: dopo soltanto 6 mesi di lavoro, si può chiedere un sussidio che sarà di 426€ al mese (è la cifra per il 2016, potete trovarla qui), per 6 mesi; attenzione però, che questi annullano i mesi accumulati, e dovrete aspettare poi altri 12 mesi per richiedere eventualmente il paro.

Per concludere: si può vivere a Minorca tutto l’anno, lavorando solo 6 mesi?

Non è facile, ma non impossibile.

Considerate sempre che i miei esempi fanno riferimento ad un lavoro stagionale di almeno 6 mesi. Molti contratti qui vanno dai 2 ai 4 mesi.

Non è difficile vedere come, dopo 2 stagioni, vivere senza paro o subsidio sia davvero complicato. E si capisce come qui, a fine stagione, è d’obbligo andare ad iscriversi al SOIB e chiedere qualche tipo di prestazione.

E le gravidanze devono essere programmate affinché i figli nascano tra novembre e marzo, perché non ci si può permettere di non lavorare in stagione.

Non mi stupisco nemmeno di vedere come la maggior parte delle persone che conosco, nonostante abbia superato i 30 o 40 anni, viva ancora in affitto: le banche chiedono alle coppie che ci sia almeno uno dei due con lavoro non stagionale (o con il contratto fijo discontinuo, una specie di indeterminato ma stagionale), prima di concedere un mutuo per una casa.

E i minorchini tirano un sospiro di sollievo la prima settimana di giugno, quando arriva sul conto il primo stipendio pieno, dopo un inverno di sole spese.

Siete pronti a tutto questo?


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