«Quello che stiamo vedendo è scontato - dice ai microfoni di Sky Sport - perché qualche tempo fa io dissi che era stata messa in piedi una task force e che questa task force sicuramente non era un’idea di Lotito, ma un’azione messa in piedi da una serie di istituzioni volte a far sì che le cose avvengano come devono avvenire. Ricordo un fatto molto semplice: al tempo di Tangentopoli, qualcuno diceva “sento un tintinnio di manette”; qui non si tratta più di verificare se ci sono errori, non errori, eccetera, qui si tratta di capire come avvengono certi fatti e se questi fatti sono determinanti ai fini del cambiamento delle situazioni.
Se sono fatti non sporadici e non determinanti, per carità. Ma se sono fatti che poi costituiscono un cambiamento radicale di quelle che possono essere le prospettive, è chiaro che questo determina una situazione completamente diversa. Basta fare delle valutazioni, basta vedere quello che sta succedendo, basta vedere alcune partite e si possono fare delle considerazioni, che non sono considerazioni di opinioni, ma di riscontri. Mi riferisco a situazioni che hanno determinato un cambiamento sostanziale di quello che poteva essere, diciamo così, l’avvenimento. Una valutazione deve essere fatta all’interno di un sistema, questa valutazione deve essere fatta non solo su un episodio, ma deve essere fatto un excursus su tutto il campionato. Sulla base di questo, qualcuno farà le dovute deduzioni e adotterà quello che riterrà giusto adottare se ci sono situazioni patologiche. Fortunatamente credo molto nella giustizia e sono convinto che questo debba accadere fuori da sistema»