Sull'aereo che riporta Sua Santità, B16, da Malta a Roma, si verificano fatti incredibili, sicuramente ascrivibili a Dio, quale rappresentazione della Sua inscalfibile Volontà.
Intanto, nessuna nube a disturbare il volo di Sua Santità, né di origine vulcanica, né morale, né di coscienza. Le lacrimucce del papa sono rimaste a La Valletta. Tutti i cieli d'Europa sono impraticabili, milioni di poveri cristi costretti a rientrare con mezzi di fortuna da tutti i campi di calcio. Persino il grande Barcellona fa il viaggio in pullman fino a Milano. Tutti, tranne il cielo atttraversato dal papa-aeromobile. Se non è un miracolo questo!
Improvvisamente da un telefonino, probabilmente in diretta dal paradiso, si sparge a partire dalla carlinga fino alla coda, la notizia che la Roma ha battuto la Lazio (2 a 1) nel derby della città eterna. Si scatena il finimondo. Le guardie svizzere si abbracciano ebbre di felicità e voluttà (non è uno scherzo, lo trovate riportato da tutti i giornali) come se la Svizzera avesse vinto 10 premi nobel in un colpo solo ( quello per migliore orologio a cucù, quello per la migliore cioccolata al latte, quello del miglior dado da brodo, quello per la migliore vacca alpina, quello per l'orologio più caro, quello per il trenino più carino, quello per il formaggio con più buchi, quello del burro più grasso, quello delle genzianelle, quello delle stelle alpine) L'abbraccio delle guardie svizzere, dei piloti e di tutto il personale per la vittoria della Roma costringe il Papa a lanciare una benedizione speciale a Ranieri, e già che c'é anche a Totti, che colpevole di un gestaccio a fine partita, provoca una rissa immane.
La baraonda non finisce neppure all'atterragio. Viene subito adagiato il tappeto giallo-rosso e le telecamere inquadrano le scarpine rosse (Prada) del papa adornate ora da una vistosa fibbia gialla (Bertone dirà in seguito che non c'è alcun legame con la squadra giallo-rossa, il giallo non è che il colore del Vaticano, mentre seri scienziati gli hanno riferito che c'è invece una relazione inequivocabile fra l'omosessualità e l'interfilia.
Il papa sorride e mostra tutti i suoi dentini.