Nel recente rapporto “Future Work Skills 2020″ vengono analizzati alcuni fattori chiave per il futuro – tra cui spiccano la connettività, l’intelligenza artificiale e i new media – che ci danno alcune indicazioni sulle competenze generali che aiuteranno ad orientarsi nel mondo del lavoro che verrà.
Ecco quali sono:
- Sense-making: l’abilità di determinare e approfondire nello specifico il significato di ciò che viene prodotto;
- Social intelligence: la capacità di comunicare e connettersi con gli altri in modo veloce e spontaneo, stimolare la conversazione e le interazioni desiderate:
- Pensiero creativo: capacità di trovare e pensare soluzioni e risposte al di là di regole e schemi imposti:
- Cultura trasversale: conoscere e operare in diversi ambiti culturali;
- Pensiero elaborativo: capacità di tradurre dati e statistiche in concetti astratti e viceversa di estrapolare dati dai ragionamenti;
- Conoscenza new media: saper valutare criticamente e sviluppare contenuti utilizzando nuove forme di media e sfruttandoli per una comunicazione persuasiva;
- Multidisciplinarietà: ce ne accorgiamo già oggi e abbiamo la conferma che la capacità di spaziare in ambiti diversi, tra competenze di natura diversa sarà un requisito chiave per il futuro;
- Organizzazione mentale: sarà apprezzata la capacità di rappresentare e sviluppare le attività e i processi di lavoro per ottenere gli obiettivi desiderati;
- Gestione delle informazioni: necessità di saper filtrare il flusso ingente di informazioni per importanza e di capire come sfruttare al massimo il carico cognitivo attraverso strumenti e tecniche;
- Collaborazione virtuale: capacità di lavorare in maniera produttiva, motivare e gestire la presenza anche come membro virtuale, o a distanza, di un team.