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Le 10 cose che non sai sul caffè

Creato il 11 marzo 2014 da Moveup

Scritto da: Giorgia 11 marzo 2014 in Mangiare e bere Inserisci un commento 37 visite

Le 10 cose che non sai sul caffè

Tutto quello che non sapevi sulla bevanda più famosa al mondo

Il caffè è una delle bevande più diffuse al mondo. Ogni giorno si consumano complessivamente quasi 1,6 miliardi di tazze di caffè. Eppure ci sono 10 cose che non sai sul caffè (forse).

Nei paesi freddi se ne consuma di più

Il paese dove si consuma più caffè è la Finlandia, con 12 kg l’anno pro-capite, non a caso un luogo con delle temperature molto rigide. Mentre quello dove se ne consuma meno è Portorico, con 400 grammi di caffè per ogni persona. Il Belpaese è solo al dodicesimo posto della classifica, con 5,9 kg di caffè pro-capite, dopo Svizzera, Canada, Danimarca, Austria.

Può essere velenoso

Se assunto in quantità sproporzionate la caffeina può uccidere, ma bisogna bere tra le 80 e le 100 tazze di caffè in circa 4 ore.

 Tra i suoi componenti non ha solo caffeina

Ci sono almeno 1000 di composti chimici nel caffè. Alcuni di questi potrebbero essere usati in futuro per curare malattie cardiache e insonnia ma secondo altri studi, il caffè, potrebbe contenere in dosi minime anche una ventina di sostanze cancerogene.

È una medicina

Uno studio del 2008 condotto dall’Università di Lund in Svezia ha dimostrato, che bere caffè ridurrebbe il rischio di cancro al seno, per le donne che hanno una variante relativamente comune del gene CYP1A2, utile per metabolizzare estrogeni e caffè. Negli uomini, diminuirebbe del 60% il rischio del cancro alla prostata, secondo quanto affermato da uno studio del 2011, della Harvard School of Public Health. La potente bevanda si è rivelata anche un buon ”antidepressivo”: le persone che consumano dalle 2 alle 4 tazzine di caffè al giorno hanno il 50% di possibilità di tentare il suicidio.

Si chiama così perché…

Risale all’anno 1000 il primo commercio di caffè: gli arabi portarono dai loro viaggi in Africa dei chicchi da cui ricavavano una bevanda eccitante che chiamavano qahwa “eccitante”, in turco turca kahve parola che poi in italiano è diventata caffè.

Non tutti… lo bevono !

Gli appassionati di terapie mediche alternative, tra cui il Principe Carlo d’Inghilterra, sono dei sostenitori dei clisteri di caffè come cura anticancro. Per chi volesse sperimentare questa “variqnte” su Amazon si vende il kit per il fai da te.

Piace agli artisti

Per esempio il compositore Johann Sebastian Bach ha dedicato una canzone al caffè intitolata il Kaffeekantate, eseguita a Lipsia, in Germania, tra il 1732 e il 1735.

Piace agli atleti

Secondo quanto affermato da una ricerca dell’Università del Queensland, divulgata sul Journal of Science and Medicine in Sport, 14 ciclisti che avevano bevuto del caffè un’ora prima di una gara guadagnavano il 2% in termini di velocità.

Perché quello che si beve in alcuni luoghi è più forte?

Questo fattore dipende in parte dalla miscela, poiché le due principali tipologie di caffè, la robusta e l’arabica hanno caratteristiche organolettiche differenti. Infatti, la robusta può avere il doppio di caffeina dell’arabica (più pregiata, ma meno “forte” e questo in parte deriva dalla tostatura del caffè e dal processo di arrostimento.

Quello decaffeinato… non lo è del tutto

L’unica variante del caffè decaffeinato naturalmente è la Coffea charrieriana, originaria del Camerun. Ciò significa che il resto del caffè viene decaffeinato in modo artificiale. In realtà non è possibile eliminare del tutto la caffeina: in 5/10 tazze di caffè decaffeinato si troverebbe la stessa quantità di caffeina presente in una o due tazze.

Moka o caffettiera, qual è la migliore?

Prima dell’invenzione della moka, nel nostro Paese il caffè si preparava generalmente con caffettiere di tipo napoletano costituiti da due recipienti posti l’uno sull’altro e separati da un filtro riempito di caffè. Nel momento in cui l’acqua nel cilindro viene portata in ebollizione, la caffettiera viene tolta dal fuoco e girata. In questo modo l’acqua, per gravità, passa attraverso il caffè macinato, estrendone l’aroma. Nella moka avviene lo stesso processo, ma con la differenza di essere più veloce. Quale sistema scegliere? Quello “napoletano”, rimane sempre il migliore perché il filtraggio è più lento e l’aroma del caffè non è alterato.

 


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