M come: mortificato, martoriato, mistificato, molleggiato, mascherato, mammone, mummificato, maltrattato, marinato, mesciato, mixato, menato. Avevo fermato la descrizione del nostro esemplare, male ho fatto e ho fatto male anche a voi! Ci è mancato assai, mi perdonerà? Purtroppo non è più unico né raro, ma oramai introvabile, o meglio! Ammirabile da lontano, solo presso le teche di cristallo del Museo, con lacrime agli occhi e fazzoletto di seta in mano! Pagando salato il biglietto d’entrata, per vederlo e piangerlo, così impariamo una volta per tutte a spersonalizzarlo, facendogli spesso cambiare rotta e obiettivo. Non ci rendiamo conto di ciò che abbiamo perso dall’epoca dei dinosauri in poi, quando il nostro uomo con due clave, una di legno e l’altra quasi sempre in granito, era capace di uccidere per noi. Ma non uccideva le nostre sorelle in Eva, gelose e invidiose se al posto di una pelliccia di ermellino, ci portava la pelle di un Brachiosaurus, e noi ci rifacevamo il guardaroba e mettevamo tappeti nuovi in tutte le nostre dimore. No, egli intelligente da sempre uccideva animali per sfamarci, tagliava con le mani e spezzava con i denti, gli arbusti e le piante per fare quelle fascine che divennero in seguito, i bouquets di fiori delle spose. Lui, invece facendo di necessità virtù, ci regalava queste immense cataste di legna, affinché noi fragili anime, potessimo scaldarci, potessimo cucinare e asciugare la biancheria. Oppure potessimo giocare intorno al fuoco al “Fossile” precursore del gioco della “bottiglia”. Una volta che le femmine erano scaldate al punto giusto, vestite di tutta pelle di dinosauro, lavate da capo a piedi nel mare d’acqua salata, perciò anche disinfettate e lucidate a dovere, venivano pettinate da altre consorelle e così conciate, potevano condividere con lui un pezzo di Velociraptor, cucinato al fuoco con gli odori. Dopodiché quando la Luna era alta nel cielo celeste, egli, uomo d’altri tempi, non c’ é che dire! ci sollevava di brutto, portandoci a gioire con lui nel talamo primordiale senza scuse e senza attese inutili e snervanti. Lui, il nostro Corteggiatore senza errore, senza macchia e senza peccato, solo quello di voler renderci felici, il nostro uomo e protettore da tutte le intemperie che Pangea distribuiva. Ma senza chiederci il permesso, allora poteva comandare lui, emettendo strani ed incomprensibili mugolii, sibili e ululati che richiamavano a raccolta gli altri Bonobi (Pan paniscus). Codesti amici a loro volta, ingorillati e rinvigoriti dalla succulenta cena, a loro volta producevano rumori d’ogni sorta e da ogni parte, richiamando gli altri componenti del villaggio, per recarsi ognuno nella propria tana e coricarsi dopo tanto lavoro, sotto le caldi e spesse coltri del Brachiosaurus. Cosa esattamente potesse avvenire sotto quei resti di artigli lunghi due metri, non mi è stato concesso di saperlo, gli addetti al Museo non mi hanno permesso di consultare i libroni dell’epoca. Ma se faccio un piccolo sforzo, lo comprendo da sola, dal momento che le capanne si popolarono presto di piccoli e urlanti Homini Sapiensini. Vi confesso e siamo in periodo Pasquale, perciò non mento e non scherzo, mi manca molto la figura di questo esemplare preistorico che tutto faceva per la propria donna, e la donna lo lasciava fare di buon grado fare, per avere in cambio i benefit e gli incontri galanti molto graditi. Non vi era sforzo mentale nel comprendere la femmina, non c’erano giri di parole equivoche per dire “A” quando invece pensiamo “B”. Lo abbiamo mandato in confusione poverino! Già, un poco le mamme che gli fanno il bidet sin oa cinquantacinque anni, l’alimentazione odierna, il buco nell’ozono, lo scioglimento dei ghiacciai, i terremoti, le alluvioni e le cadute a catena dei Premier, la causa degli omogeneizzati tanto pratici quanto portatori di lassismo sessuale, la grinta delle donne nel presentarsi come un uomo, ragionando come un uomo, pettinandosi e vestendosi pure da uomo, hanno fatto fare un bel passo indietro ai veri gentleman, stanchi e saturi di dover corteggiare un loro simile. Qualche signora /ina, ha deciso di farsi crescere pure i baffi, altre donne fumano sigaro e pipa, bevendo sguaiatamente whisky scozzese, bestemmiando e intavolando discorsi da carrettiere di dogana del dopoguerra! Suvvia damigelle gentili, dov’è la grazia, la sensualità, dove sono le giarrettiere e il saper fare, quell’essere civettuole al punto giusto, quella gonnellina che fa girar la testa, il capello un poco mosso, un filo di trucco e un pezzettino di tacco? Via quegli anfibi da palombaro a sessant’anni! Sfoderiamo quell’intelligenza giusta e misurata che ci consenta il proseguo della specie, siamo donne, femmine,amanti e amiche, mogli e consigliere, cuoche e mamme, figlie e fidanzatine; cerchiamo di interessare ancora chi ci desidera e ci brama, lasciamo che siano loro a decidere qualche volta dove andare in vacanza, dove passare la serata, quando fare l’amore, come farlo, cosa regalare ai parenti per Natale. Stiamo un mezzo metro indietro a loro, tanto lo sappiamo benissimo che alla fine del gioco, chi decide in casa siamo sempre noi. Dietro ad un grande uomo c’è sempre una grande donna ? Sino a poco tempo fa lo dicevo anch’io convinta e ferma, ora avrei da aggiungere che dietro ad un grande uomo c’è spesso una grande poltrona dell’Ikea a sostenerlo, spero anche voi che mi indichiate la maniera giusta, sussurrandomi qualcosina in merito… Stamattina nella mia consueta camminata, ho contato 8 scatole di Cialis vuote, ai bordi delle stradine di campagna, vorrà pur dire qualcosa? Ma cosa ci devono ancora dimostrare ‘sti poveri uomini? Li vogliamo proprio strizzare come si fa con il Mocio Vileda? E’ un poco colpa nostra se il nostro Corteggiatore non si è più riprodotto. Troppo grande la fatica se commisurata al gusto, per ottenere in cambio chi o che cosa? Quote di latte rosa? Donne nervosamente in carriera sempre via da casa? Donne acide come il latte di capra andato a male, sempre pronte con il righello in mano per prendere misure corporali e calcolatrice alla mano fare i conteggi del 730, al probabile e papabile da condurre all’ altare o in una fredda sala del Municipio? Ma non sono mica più stupidi gli esseri umani di sesso maschile! Ammesso che lo fossero in tempi remoti, anche essi hanno avuto le loro belle cantonate sul muso e sugli attributi, anche a loro qualche pugno o qualche coltellata gliel’abbiamo data, quindi chi glielo fa fare tutto sommato di svenarsi e di inventare chissà quali strategie per corteggiarci? Abbiamo già provato di tutto, conquistato tutto, visto e sperimentato di ogni, tutto ci dà noia, tutto ci schifa, tutto è già lì cotto e mangiato, digerito e rimesso! Noi non facciamo più come i bambini “oohhh che meraviglia!”, tra un po’ ci ingravidiamo anche da soli senza bisogno gli uni delle altre, suvvia! Come fa a venir la voglia ad un ragazzo giovane di avventurarsi in una simile e difficoltosa impresa di tale portata? I maschi non hanno nemmeno più il gusto della lenta e sudata conquista:gliela offrono un piatto d’argento la sera stessa che si conoscono e se non ne approfittano, vanno a dire in giro alle amiche che era omosessuale. Che poi non ci sarebbe nulla di male, ma diciamo le cose giuste: pane al pane e pene al pene. Non ci sto più ,i baffi non me li farò crescere, non mi piace questo modo di fare nazista, torniamo in noi Farfalline! Forse ritornerà a farci sentire uniche e meravigliose, forse spaccherà quella teca con un soffio d’alito, pesante suppongo dopo centinaia d’anni che è lì dentro! Forse vorrà riprovare a strapparci le calze e l’intimo con i denti, altro che strappare rovi da regalarci a Pasqua! No ragazze mie, non funziona più così, diamoci una regolatina, torniamo in noi e ricordiamoci che “per avere bisogna prima dare, altrimenti la cassa non quadra”. Ve lo dice un ex capo cassiera di Banca, bisogna ritornare donnine perbene e dedicarci maggiormente alla cura, alla potatura, alal concimazione e alla semina dell’amato bene. Altrimenti sai che noia, tutti quei circoli per sole donne che lavorano ai ferri o fanno il decoupage? Il risultato lampante è che siamo ai ferri corti, U.V.C.L.P.I., in giro ce ne sono pochi e molto distanti e noi inaugureremo presto i circoli per “DONNE SOLE”. Ma ne vale la pena?
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