“The Rise of Digital Influence”, pubblicato ieri, più che un rapporto nel senso stretto del termine si propone come guida pratica, vademecum all’uso della Rete per la comprensione dei meccanismi di influenza nell’ambiente digitale.
Liberamente scaricabile, ricco di casi di studio e di esempi pratici su come utilizzare gli strumenti di monitoraggio della reputazione e dell’influenza online quali, tra gli altri, Klout o Peer Index, merita sicuramente la lettura e, perchè no, la consultazione al bisogno.
Nel rapporto, curato da Brian Solis, vengono identificati, come mostra la figura sottostante, i tre pilastri, le “3R” dell’influenza digitale:
- Reach: Copertura
- Resonance: Amplificazione
- Relevance: Rilevanza
Se i primi due punti sono da sempre capisaldi della comunicazione d’impresa, seppure con gli adattamenti del caso, a partire dalla reach: la copertura netta di una campagna pubblicitaria, ovvero il rapporto tra il numero degli individui raggiunti dal messaggio pubblicitario e il suo target audience, è l’idea di rilevanza quella di maggior impatto sui nuovi processi di relazione e di influenza nell’ambiente digitale.
Come evidenziavo pochi giorni fa, coinvolgere il pubblico di riferimento, le persone, attraverso la rilevanza ed il dialogo, utilizzare la tecnologia per fornire un’esperienza digitale personalizzata ad un costo prevedibile e stabilire modelli di business basati sul successo della relazione tra impresa e pubblico, stakeholders, sono i tre elementi chiave di successo e di creazione di valore per qualsiasi organizzazione aziendale, pubblica o privata, ivi compresa evidentemente l’industria dei media in generale, e quella dell’informazione, della carta stampata in particolare, per quanto riguarda gli argomenti prevalentemente trattati in questi spazi.
Il diagramma di flusso sottoriportato sintetizza logiche e passaggi principali della fase finale del processo di analisi strategica dell’impresa, aiutando così a definire e misurare iniziative di influenza aziendale in Rete.
Non resta che farlo.