Poteva mancare un grosso giro di corruzione dietro il business della Coppa del Mondo? Ovviamente no. Quanti hanno avuto sospetti o pensato almeno una volta “chissà cosa c’è dietro…”.
Ebbene, la risposta questa volta sembra non lasciare più dubbi, le prove fornite dal Sunday Times sono impressionanti e si parla ora di un possibile coinvolgimento anche del capo Uefa, Platini. Il burattinaio della vicenda è l’ex dirigente della Fifa, Mohammed Bin Hammam, che pagò 5 milioni di dollari ai responsabili di calcio africani per comprare la designazione di Qatar 2022.
Le 5 incredibili cospirazioni nella storia del Mondiale: dall’arresto di Bobby Moore a Byron Moreno
Prima di questo caso, sul quale sta indagando lo statunitense Michael Garcia, già a dicembre si era parlato di sorteggio truccato con il segretario generale della Fifa Jerome Valcke sospettato di aver manipolato le operazioni per decidere le squadre da assegnare ai vari gironi. Un altro caso di cospirazione riguarda Bobby Moore, capitano dell’Inghilterra, arrestato dalla polizia colombiana giusto prima del Mondiale del 1970. L’accusa? Quella di aver rubato dei gioielli a Bogota.
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In seguito, fu ritirata ogni accusa e poté così raggiungere il resto della squadra. Come dimenticare il Mondiale tenutosi nel 2002 nella Corea del Sud. La squadra ospitante che batte una via l’altra Portogallo, Spagna e Italia: Byron Moreno nel 2010 è stato arrestato a New York mentre trasportava 6 chili di cocaina. I sospetti su di lui, in seguito, si intensificarono giorno dopo giorno.
Le 5 incredibili cospirazioni nella storia del Mondiale: il caso Ronaldo
Infine il caso Ronaldo scoppiato prima della finalissima contro la Francia, nel 1998. Il giocatore, si è scoperto in seguito, ebbe delle convulsioni gravi in stanza che richiesero l’intervento immediato dei medici della Nazionale; fu portato in ospedale. Il ct Zagallo fu costretto ad escluderlo dall’undici titolare, per le gravi condizioni di salute del Fenomeno. Ronaldo alla fine scese in campo: cosa determinò una decisione tanto rischiosa? Forse le pressioni del colosso Nike…