Le 7 regole di Paracelso.

Da Gaobi

Paracelso è una delle figure più rappresentative del Rinascimento. Paracelso, per la prima volta, aggiunse alla teoria di Aristotele sugli elementi una teoria che contemplava, oltre a tre nuovi principi (sale, zolfo e mercurio), la presenza di spiriti della natura nella formazione e nei cambiamenti della materia. Egli inoltre rifiutò l'insegnamento tradizionale della medicina, dando vita a una nuova disciplina, la iatrochimica, basata sulla cura delle malattie attraverso l'uso di sostanze minerali. Nella visione paracelsiana tutti i corpi, organici e inorganici, l'uomo compreso, sono costituiti da tre elementi basilari: il sale, lo zolfo e il mercurio. Lo stato di salute è quello in cui queste tre sostanze formano una perfetta unità e non sono riconoscibili singolarmente, mentre nella malattia si separano. Il medico si getta quindi alle spalle la teoria degli umori da tutti condivisa. Nella prima metà del XVI secolo sostenne infatti:

" come infatti attraverso uno specchio ci si può osservare con cura punto per punto, lo stesso modo il medico deve conoscere l'uomo con precisione, ricavando la propria scienza dallo specchio dei quattro elementi e rappresentandosi il microcosmo nella sua interezza [...] l'uomo è dunque un'immagine in uno specchio, un riflesso dei quattro elementi e la scomparsa dei quattro elementi comporta la scomparsa dell'uomo. Ora, il riflesso di ciò che è esterno si fissa nello specchio e permette l'esistenza dell'immagine interiore: la filosofia quindi non è che scienza e sapere totale circa le cose che conferiscono allo specchio la sua luce. Come in uno specchio nessuno può conoscere la propria natura e penetrare ciò che egli è (poiché egli è nello specchio nient'altro che una morta immagine), così l'uomo non è nulla in sé stesso e non contiene in sé nient'altro che ciò che gli deriva dalla conoscenza esteriore e di cui egli è l'immagine nello specchio. "

Inoltre alla teoria dei contrari egli opponeva la teoria dei simili, già presente presso i primitivi e gli egiziani, secondo la quale una malattia può essere curata con la stessa sostanza da cui è stata causata, anticipando i principi dell'omeopatia.

Di seguito le 7 regole di Paracelso.

2-Bandite assolutamente dalla vostra mente, per qualsiasi ragione, tutti i pensieri di pessimismo, rabbia, rancore, odio, noia, tristezza, vendetta e povertà. Fuggire come la peste ogni occasione di trattare con persone maldicenti, viziose, vili, mormoratori, pigre, pettegole, vanitose, o volgari e inferiori per naturali limiti di comprensione o per argomenti sensuali che costituiscono la base dei loro discorsi e occupazioni.

3-Fate tutto il bene che vi è possibile, aiutate ogni infelice ogni volta che potete, ma non nutrite mai attaccamento o debolezza per qualsiasi persona. Dovete tenere sotto controllo le vostre forze e fuggire da ogni forma di sentimentalismo.

4- Dobbiamo dimenticare ogni offesa, anzi sforzatevi di pensare bene del vostro più grande nemico.

5-Dovete raccogliervi ogni giorno, dove nessuno può disturbarvi, anche per mezzora, seduti il più comodamente possibile, con gli occhi socchiusi e non pensare a niente. In questo stato di meditazione e silenzio, arrivano spesso le idee più brillanti, che a volte, possono cambiare un intera esistenza.

6-E' necessario mantenere il silenzio assoluto su tutti i vostri affari personali. Astenersi, come se si fosse fatto un giuramento solenne, dal riferire agli altri, anche al vostro più intimo, di tutto quello che pensate, ascoltate , conoscete, imparate, sospettate o scoprite; per lungo tempo almeno, si dovrebbe essere come una casa murata o un giardino recintato. E' una regola della massima importanza.

7- Non temete gli uomini e non abbiate paura del domani.

Per saperne di più posso consigliare " Il fondamento della Sapienza" e " Paragrano ".

Gaobi.


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