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LE AFFINITA' ALCHEMICHE - di Gaia Coltorti

Creato il 10 gennaio 2013 da Ilibri

LE AFFINITA' ALCHEMICHE - di Gaia Coltorti LE AFFINITA' ALCHEMICHE - di Gaia Coltorti

Titolo: Le affinità alchemiche
Autore: Gaia Coltorti
Editore: Mondadori
Anno: 2013

Una storia d’amore sconvolgente e disperata per l’esordio coraggioso e intelligente della giovanissima Gaia Coltorti.

L’uscita de “Le affinità alchemiche” in Italia è prevista per il 15 gennaio e Mondadori ci ha gentilmente offerto la possibilità di leggerlo in anteprima per voi.

La copertina è accattivante e la trama molto particolare, per cui ho il sentore che il libro sarà accolto da una folta schiera di curiosi. Del resto, i diritti sono stati ad oggi venduti in otto Paesi e già questo la dice lunga sul potenziale di questo romanzo.

Gli ingredienti del successo editoriale ci sono tutti: la confessione della diversità con l’inevitabile scia di incertezza e turbamento, una prosa semplice che rende scorrevole il racconto, il contrasto tra i sentimenti, che fa oscillare il lettore dall’incredulità alla tenerezza passando segretamente per la repulsione. Probabilmente il testo scatenerà polemiche e discussioni e, altrettanto probabilmente, è soprattutto su questo che punta.

Protagonisti dello scandalo sono Giovanni e Selvaggia, due gemelli adolescenti che si rivedono a distanza di parecchi anni e scoprono sin da subito di essere legati, piuttosto che da un profondo affetto fraterno, da un folle desiderio carnale che li spinge irrimediabilmente l’uno tra le braccia dell’altra. Per la serie “L’amore non ha confini…”.

È certo interessante l’iniziativa di esplorare un campo minato quale quello dei rapporti incestuosi e la Coltorti lo attraversa con un delicato tocco di malizia e senza volgarità, cosa che fa di lei un’autrice promettente, soprattutto se si considera che ha soltanto vent’anni. Peccato che, superato l’entusiasmo iniziale, ci si accorga che i due ragazzi della storia sono personaggi improbabili e incompleti, così come le ambientazioni che li vedono annaspare tra le lenzuola vogliosi e sudati. Giovanni, o Johnny come lo chiama Selvaggia, è arrendevole e incolore, mentre la sua sorella-amante al contrario è capricciosa, prepotente e incostante. A tratti fanno tenerezza; a volte però ti portano a provare rabbia se non addirittura un sentimento simile all’antipatia. I genitori, troppo impegnati nel tentativo di ricostruire la propria relazione, sembrano messi lì per caso e Verona è uno sfondo appena accennato. Inevitabile che anche la narrazione a un certo punto ne risenta, nonostante il tentativo di alleggerirsi con l’aiuto del gergo tardo-adolescenziale mescolato a qualche virtuosismo linguistico.

A mio parere, se ridotto a circa la metà delle pagine, il testo sarebbe stato più efficace, sfruttando l’originalità dell’idea senza dover ripetere i concetti in modo quasi esasperante: una provocazione deve saper lasciare spazio alla fantasia.

Resta fermo comunque il talento della Coltorti, che merita un plauso.

Voto i-LIBRI:

 

3stelle

 

  

  

 

 

 

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