Invano attesi, scrutai. Invano strappai giorni dal calendario aspettando che quella sequenza variasse. Finché un giorno, giunta al mio solito punto di osservazione, mi accorsi che la vecchia rom era sparita insieme al suo cane drogato. Mentre mi guardavo intorno la vidi. Avanzava allo stesso solito modo, librando con lievità il corpo in aria, sostando un attimo in quella sospensione levitante, ridiscendendo verso il suolo i pochi centimetri che sembravano spanne. Ma ad un tratto, mentre il piede leggero stava per toccare la terra, l’aria ebbe un fremito.Anch’io tremai vedendo il suo braccio destro compiere una rotazione verso l’esterno del suo corpo e le dita della sua mano allungarsi rilasciando una monetina proprio lì, dove per tanto tempo la vecchia rom aveva gracchiato «Signoooora …»
Silvana Di Girolamo