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La EPA (Environmental Protection Agency) ha preparato una scheda riguardante il forchlorfenuron, anche in considerazione dell'ampio uso di questi prodotti.La valutazione del rischio acuto e cronico dell'assunzione con la dieta di questa sostanza si basa sui dati dei consumi alimentari negli Stati Uniti del Continuing Surveys of Food Intakes byIndividual dal 1994 al 1996 e nel 1998.In caso di esposizione dietetica acuta, il rischio stimato (utilizzando solo residui in cibi solidi) è al di sotto dell'1% dell' aPAD (acute population adjusted dose, per il concetto di aPAD consultare questo link in cui si spiega prima quello di RfD reference dose di una popolazione, di cui l'aPAD rappresenta una sottopopolazione con fattori di rischio aggiuntivi -tipo i bambini-). Infatti, la sottopopolazione più soggetta a rischi, quella dei bambini fino a 2anni di età, ha un rischio dello 0,08% dell'aPad, mentre le altre popolazioni hanno un rischio dello 0,02% dell'aPAD.Per quanto riguarda il rischio per un'esposizione dietetica cronica, si sono utilizzate anche le concentrazioni nell'acqua potabile. Anche qui il rischio stimato è al di sotto dell'1% del cPAD (chronic population adjusted dose), con i bambini fino 2 anni con un rischio dello 0,3% del cPAD mentre il resto della popolazione presenta un rischio dello 0,05% del cPAD.
Per quanto riguarda il rischio da esposizione occupazionale o residenziale, la sostanza viene lavorata e trattata in diversi modi prima di essere distribuita sulle coltivazioni e quindi si presta a venire a contatto con i lavoratori. L'esposizione per inalazione o contatto dermico è simile dal punto di vista tossicologico perciò i due aspetti vengono trattati insieme per fornire un rischio complessivo. La dose per una esposizione breve è di 200 mg/kg/day della scala NOAEL (no observed adverse effect level - dose senza visibili effetti avversi) mentre per un'esposizione di lunghezza intermedia la dose della scala NOAEL è di 87 mg/kg/day. In pratica, le dosi indicate di 200 e di 87 mg, sono quelle limite sopra le quali si manifestano segni visibili di esposizione, dal punto di vista respiratorio ed epidermico.