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Le anteprime de icinemaniaci: life

Creato il 08 ottobre 2015 da Veripaccheri
Life di Anton Corbijn con Robert Pattison, Dane DeHaan, Alessandra Mastonardi Usa, 2015 genere, drammatico, autobiografico durata, 111'
“Now Night arrives with her purple legion. / Retire now to your tents & to your dreams. / Tomorrow we enter the town of my birth. / I want to be ready.” James Douglas Morrison/The celebration of the Lyzard.
LE ANTEPRIME DE ICINEMANIACI: LIFE Inquadrare e restituire la complessità di un personaggio come James Dean, uno che è - nonostante la scarna filmografia alla quale appartengono solo tre titoli; nello specifico “La valle dell’Eden”, “Il gigante” e “Gioventù bruciata” - tra i volti più noti ed influenti d’America, era un’operazione tutt’altro che semplice. Visti i presupposti, dunque, mettere dietro la macchina da presa Anton Corbijn è stata una scelta quanto mai oculata. Il nostro infatti concentra la narrazione sull’amicizia tra il divo - da segnalare l’ottima interpretazione di Dane DeHaan - ed il fotografo della rivista Life Dennis Stock - interpretato invece da Robert Pattinson - dove il personaggio di quest’ultimo sembra ripercorrere le stesse azioni del regista, cercando di catturare le movenze interiori di Dean e levandogli di dosso tutti i luoghi comuni circa il ribelle dell’ultim’ora - scelta arguta, questa, essendo difatti l’attore distante anni luce da quelle che saranno le successive ribellioni giovanili e beatnik -.  Operazione che somiglia negli intenti al film d’esordio, “Control”, dove il costante tentativo di mettere a fuoco il disagio interiore è sempre accompagnato dall’accuratezza d’analisi del contesto storico-culturale che, se nel caso di Ian Curtis veniva rappresentato tramite una Manchester fredda ed in bianco e nero, qui riassume il sentimento americano tripartito tra l’ambiente glamour e sciocco della west coast losangelina, la ricerca dell’arte underground e/o di nicchia che fioriva a New York e gli spazi desolati e archetipici  dell’Indiana. Indiana, qui, rappresentato come Casa - Dean era nato a Marion, cresciuto in una fattoria; quella con Stock fu l’ultima volta che vi fece ritorno -: ed è proprio tramite il desiderio costante del ritorno, in equilibro tra il lirismo e la canzonatura propri dei versi di James Riley, che Corbijn chiude il cerchio e offre un punto di vista inedito ed uno sguardo quanto mai intimo su una delle icone più commercializzate del secolo scorso. Antonio Romagnoli

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