Magazine Viaggi

Le antiche locande di Weimar

Creato il 09 marzo 2016 da Giovy
Dove mangiare a Weimar
Weimar, la Kulturstadt tedesca per eccellenza, è sempre stato un luogo di grande passaggio. Vuoi per la sua posizione geografica che cuore della Germania, vuoi perché Weimar è sempre stata un rifugio per molte persone in cerca di studio, cultura e nutrimento per l'anima. Un viaggio a Weimar, anche ai giorni nostri, può portarci a visitare un piccolo grande patrimonio storico-culturale molto importante: le locande, le Stube, le Keller, i luoghi in cui i viaggiatori si fermavano, mangiavano, dormivano e dialogavano fra loro. Quali sono quelle da conoscere assolutamente?
Il centro di Weimar è piccolo e raccolto: si gira a piedi senza metterci troppo ed è piacevole da osservare. Nel camminare tra le vie della città vecchia ci si rende subito conto di quante birrerie e Stube ci siano. Certo, siamo in Germania e la birra impera ma non è questo il motivo (almeno il principale) della presenza così fitta di locande in quel di Weimar. Come vi dicevo, la città è stata una sorta di raccoglitore di vite fin dal Medioevo. Dove ci sono cultura, scuole, mercati e merce da vendere nascono posti che possano ospitare mercanti e viandanti di ogni genere. Girando per Weimar e buttando l'occhio sui cartelli d'entrata di quelle che ora chiamiamo ristoranti e birrerie si scorgono date di fondazione proprio legate alla fine del Medioevo.
Il nostro giro delle locande di Weimar comincia dalla Frauenplan, una piccola piazza che si trova davanti alla casa di Goethe. Qui si trova la Altweimarische Bierstube, una piccola ma speciale locanda che si dice essere la più vecchia in assoluto di Weimar. La Stube ha pochi tavoli, l'atmosfera è rilassata e si mangia benissimo, spendendo molto poco. Qui Gian ha mangiato uno dei piatti di Soljanka che ha citato nel post in cui racconta questa zuppa tanto cara ai tempi della DDR. Se posso darvi un consiglio, scegliete sempre la birra locale: è buona, conveniente ed è perfetta per dissetarvi dopo un giorno a zonzo per la città. Si mangia un po' a tutte le ore quindi, se avete fame, ordinate e non badate all'orologio!
A poca distanza dalla Frauenplan si trova la piazza del mercato, denominata semplicemente Markt. Questa piazza è sempre stata il cuore pulsante della città ed è stata pesantemente danneggiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Fortunatamente è tornata all'antico splendore grazie ad un restauro molto attento e preciso. Su uno dei lati della piazza del mercato si trovano due locande molto importanti per Weimar, una delle quali è ora anche un hotel di alto livello: Zum schwarzen Bären e Hotel Elephant
Zum schwarzen Bären venne aperta al pubblico nel 1540, proprio per dare vitto e alloggio ai tanti mercanti che passavano in città e per ospitare gli allievi del pittore Lucas Cranach, che viveva e operarava in città. L'attività continuò a prosperare, anche quando aprì il vicinissimo Elephant Hotel. La locanda aveva una reputazione così buona, tanto da ospitare nel 1638 la Regina di Svezia di passaggio in città. Zum schwarzen Bären prosperò fino ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e poi cadde nell'oblio per tutto il periodo della DDR. Venne restaurata nel 1999 e riaperta al pubblico con la sua funzione di sempre: dare da dormire, mangiare e bere ai viaggiatori di passaggio a Weimar. Il servizio nella Stube è cordiale, si mangia bene e la birra è ottima.
A pochi passi da Zum schwarzen Bären c'è l'Hotel Elephant, sorto come locanda nel 1696. Questo albergo è senza dubbio uno dei simboli di Weimar e della sua storia: i suoi ambienti, la sua Stube e il suo ristorante hanno tanto da raccontare. Attualmente l'Hotel Elephant è l'alloggio di classe più alta a Weimar. Il suo ristorante è di alta gamma e la sua Keller ricopre, con grande stile e classe, il ruolo di quella che fu l'antica loncada nata all'inizio del XVIII Secolo. Mangiare nella cantina dell'hotel è una gran bella esperienza da fare. Chiedete di assaggiare la loro Keller Bier: una delizia che si fa ricordare! La storia dell'Hotel Elephant, dei suoi tempi buoni e di quelli cattivi, merita un post a parte che non tarderemo a scrivere. Per ora vi basti sapere che è un luogo speciale e che merita la visita di tutti i viaggiatori che passano in città.
I (troppo pochi) giorni passati a Weimar mi hanno regalato delle belle sensazioni, non smetterò mai di dirlo. Mi sembrava di essere approdata in città per poterci restare, non saprei come spiegarvi in modo diverso la sensazione che aleggiava dentro di me. Avevo il sentore di vivere in un altro tempo, in un mondo in cui avrei potuto concedermi spazio per me, per tornare a studiare e per fare grandi cose.  Weimar è stata l'unica città al mondo, finora, in cui mi sono sentita così.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine