Emelie Piovesana, 15 anni, studia nel campus H-Farm di Ca’ Tron (Treviso): «L’utilizzo estensivo di pesticidi sui nostri colli colpisce le api. Con la mia arnia in vetro trasparente voglio sensibilizzare i bambini al rispetto dell’ambiente»
![miele Emelie vincono premio internazionale studenti innovatori green)](https://postille.files.wordpress.com/2022/01/immagine-1.png?w=1024)
Articolo originariamente pubblicato su Corriere.it
Si scrive prosecco, si legge colline trevigiane. Le bollicine più famose d’Italia sono una ricchezza per quei territori ma la produzione su vasta scala ha i suoi lati oscuri. Come l’utilizzo estensivo di pesticidi. Sostanze che, com’è ormai noto, hanno impatti negativi su flora e fauna. Tra le vittime più colpite dai pesticidi ci sono le api e altri insetti impollinatori. Emelie Piovesana, una studentessa quindicenne di Sarmede, in provincia di Treviso, ha capito che la salvaguardia delle api è di fondamentale importanza, per il suo territorio e non solo, e così ha deciso di avviare una sua produzione artigianale di miele. I primi 100 vasetti sono andati a ruba e grazie a un crowdfunding è riuscita a coprire i costi iniziali di questa piccolo esperimento imprenditoriale. Anche se lo scopo principale è quello di far conoscere questi animali così preziosi per l’ecosistema e la biodiversità a giovani e giovanissimi e stimolare quindi l’attenzione alle tematiche ambientali.
Il progetto, denominato B-Farm, ha vinto lo Student Innovator Award. Si tratta di un riconoscimento riservato a progetti innovativi e dall’alto impatto sociale realizzati dagli studenti dell e 5.500 scuole che al mondo sposano l’impostazione didattica dell’IB, l’International Baccalaureate. La scuola di Emelie è la H-Farm International School di Ca’Tron, una frazione di Roncade. Emelie ha da poco cominciato il penultimo anno di questo particolare percorso di studi (le superiori durano 4 anni). Per vincere ha dovuto realizzare un vero e proprio business plan. Ha comprato un’arnia particolare, in vetro, in modo che chiunque possa vedere le api all’opera e con l’aiuto di un apicultore locale è riuscita in primavera a raccogliere il primo miele. La colonia di Emelie può produrre fino a 20 kg a stagione. A questa attività ha affiancato quella di promozione, realizzando un sito web dal quale ha lanciato la campagna di crowdfunding. È possibile sostenere il progetto adottando un’ape, dandole un nome e acquistando i vasetti. I soldi così raccolti andranno solo a coprire le spese e nei piani c’è quello di aiutare altri studenti a costruire la propria piccola colonia.
«Ho sempre avuto una forte passione per l’ambiente e partecipo alle manifestazioni dei Fridays For Future. Durante una lezione di biologia, la nostra professoressa ci ha parlato di quanto, in Veneto, vengano usati pesticidi per la coltivazione dei vigneti e di tutte le conseguenze negative sull’ambiente. Studiando l’effetto che i pesticidi avevano sugli animali ho scoperto il mondo delle api. Da lì è iniziata la mia curiosità», racconta. Una volta installato l’alveare a scuola, Emelie ha tenuto diverse lezioni con i bambini delle elementari. «Il mio alveare è diventato uno strumento didattico – aggiunge – Ma è stato anche un modo per creare una piccola comunità con gli insegnanti e i genitori degli altri studenti. Voglio espandere il progetto in Italia e in altre scuole dell’IB e insegnare ad altri come sviluppare il proprio progetto, comunicarlo e coinvolgere sempre più ragazzi e ragazze per creare consapevolezza sull’importanza delle api». Nel futuro Emelie non si vede apicultrice: «È una passione che vorrei portare avanti. Di sicuro continuerò ma non credo che sarà il mio lavoro principale. Mi interessano le scienze e la chimica in particolare. Vorrei studiare materie scientifiche e continuare a coniugarle con l’impegno per l’ambiente».
L’H-Farm International School di Ca’Tron segue il curriculum dell’International Baccalaureate. La sede è un vero e proprio campus dove gli studenti seguono dalla scuola materna alle superiori. Si studia in inglese e grande attenzione è posta sull’innovazione digitale, anche nelle metodologie didattiche . Oltre a materie tradizionali come matematica, storia, scienze, gli studenti in base all’età, imparano i fondamentali della programmazione, della computer grafica, dell’animazione 3D, dello storytelling e possono sperimentare l’utilizzo di una piattaforma di realtà virtuale e aumentata.