Le critiche apparse oggi sulla stampa circa la gestione "commerciale" delle locande del Veregra Street Festival sono in un certo modo legittime partendo dal concerto che l'imprenditore deve puntare a massimizzare il guadagno e certamente, nel periodo del Festival, chi ha un'attività lontano dal circuito in cui si svolgono le manifestazioni risente un certo calo. Vanno però considerate due cose. Uno: nessuno impedisce ai commercianti di altre zone di organizzarsi come alcuni già fanno. Due: se per una settimana i commercianti del centro usufruiscono di una particolare agevolazione contingente è anche vero che per il resto dell'anno vivono maggiori difficoltà rispetto a chi ha un'attività più facilmente raggiungibile. Inoltre va considerato, per amor di verità, che non ho mai sentito lamentarsi i commercianti del centro storico quando, per quasi tutta l'estate, le feste sono concentrate in zona "La Croce".
Vorrei però lanciare una proposta risolutiva di ogni forma di polemica relativa alle locande: lasciamole gestire in via esclusiva alle associazioni, come del resto avviene nella maggior parte delle feste di questo genere. In tal modo non ci saranno motivi di lamentele da parte degli esercenti e le associazioni stesse potranno in questo modo avere fonte di sostegno per le proprie attività. Sarebbe oltretutto molto più consono allo spirito del festival stesso. Inoltre andrebbe incentivata l'apertura di locande nelle vie del centro storico piuttosto che in viale Gramsci per due motivi: valorizzare il centro storico e dare modo a chi le gestisce di recuperare locali altrimenti abbandonati. Il tutto a costo zero per il Comune. E senza polemiche.
Luca Craia