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Le avventure di ALicE: la fototessera

Da Leragazze

fototessera-macchinaIn realtà la mia carta di identità non era scaduta. Anzi, l’avevo rinnovata da pochissimo. Però (evviva la burocrazia italiana) quando la carta di identità viene rinnovata con l’apposizione di un timbro… non è più valida per l’espatrio. Anche se  (evviva la burocrazia italiana) non c’è scritto da nessuna parte. Comunque, com’è, come non è, sono tornata in circoscrizione per fare la carta di identità nuova. In ogni caso non era una cattiva idea: la fotografia che avevo prima sul documento era inguardabile: sembravo una terrorista degli anni ’70! Brutta, con i capelli mesciati in modo improbabile da un parrucchiere col quale litigai (ma questa è un’altra storia), un’espressione del viso a metà tra l’incavolato e l’inebetito. Insomma, l’idea di avere un nuovo documento con una fotografia più simile all’originale alla fine mi allettava. Poi avevo due gettoni che mi inviò qualche tempo fa il gestore delle macchinette romane per risarcirmi di 7 € che una volta una delle loro cabine mi fregò senza farmi alcuna foto in cambio. Dunque, tornando alla mia foto, mi pettino, mi trucco, mi improfumo (lo so che in foto non si sarebbe visto, ma avrebbe accresciuto la mia auto stima, e questo mi avrebbe reso più sicura di me e quindi più fotogenica). Insomma mi avvio alla macchinetta, mi siedo sull’apposito sgabello, lo regolo in altezza, mi guardo malamente attraverso il riflesso sul vetro posto davanti a me (che non è uno specchio) e metto nella fessura il gettone per fare la foto (almeno lo uso!). Mi tolgo gli occhiali, faccio il mio sorriso migliore, schiaccio il pulsante verde per scattare la foto, continuo a sorridere, aspetto qualche secondo per visualizzare la foto sul monitor dietro al vetro e… mi accorgo che lo sfondo della foto, che per legge deve essere bianco, era pieno di graffiti osceni disegnati con un pennarello rosso sul pannello posto dietro alla testa… Qualche deficiente si era divertito a mie spese a imbrattare la macchinetta per le fotografie. Era diventato quindi inutile scattare una nuova foto se la prima non mi soddisfaceva, perché non avevo certo i mezzi per pulire il pannello (anche se avevo anche pensato di comprare alcool e straccio… ma rischiavo che fosse solo una perdita di tempo)! Così armata del secondo gettone mi sono avviata verso un’altra macchina, a 500 metri da li, sotto la metropolitana. Mi fiondo nel sottopasso, raggiungo la macchinetta, e senza nemmeno pensare che dentro potesse esserci qualcuno, apro di colpo la tendina per accertarmi che il pannello che fa da sfondo non fosse stato oggetto degli stessi atti vandalici del primo. Ma la cabina non era vuota! Una signora (di una certa età) che mi guarda come fossi una matta (io!) si stava beatamente truccando. Ma non aggiustando il trucco, cosa che capita a tutti di fare prima di farsi una foto tessera, stava facendo una vera e propria seduta di maquillage! Comunque mi scuso con l’attempata signora e esco aspettando che la visagista abbia finito l’opera di restauro. Aspetta che ti riaspetta, la signora non dava segni di vita. Ero li col piedino nervoso quando la tipa finalmente si decide. Non a uscire, ma almeno a chiedermi: “deve fare la foto”? [No, no! È che il mio hobby preferito è appostarmi fuori dalle macchinette per rubare le fotografie della gente!] “Eh si, signora! Devo proprio fare la foto”! È lei “ma ha fretta”? [signora, lei non sa con chi sta parlando! ALicE ha SEMPRE fretta! ALicE ha sempre qualcosa da fare, perché per religione non può rilassarsi mai!] invece le rispondo con un laconico “quanto basta”! Così la vecchia signora si decide finalmente a optare per un “allora intanto faccia lei”! Non me lo sono fatto ripetere due volte e mi sono catapultata sul seggiolino, ho di nuovo sfoderato il mio sorriso delle migliori occasioni, e ho scattato le 3 foto di prova: una con gli occhiali, una senza, una con un sorriso meno smagliante [dovessero pensare che ho anche qualcosa per cui ridere! De 'sti tempi!]. Scelgo la posa migliore delle tre optando per quella senza occhiali, ma col sorriso! In fondo in fondo almeno dalla carta di identità avrò una bella presentazione!

Ah! Dimenticavo: naturalmente una volta tornata a casa ho segnalato i graffiti al gestore della cabina: non si sa mai che mi mandino un altro gettone omaggio!


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