Il giovane e avventuroso Tintin sbarca sul grande schermo in modalità motion capture.
Titolo: Le avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicorno
Regia: Steven Spielberg
Protagonisti: Giornalisti, Criminali
Materia: Animazione, Avventura
Energia: Avventure, Indagini
Spazio: Londra, Africa
Tempo: Anni 40
Tintin e il suo cane Milù comprano un modellino di un galeone, neanche il tempo di pagarlo che due avventori lo vogliono ricomprare a grosse cifre.
Tintin girnalista curioso e sempre pronto all’avventura rifiuta e lo porta a casa per recarsi poi in biblioteca a cercare la storia del vascello.
Al suo ritorno la nave è sparita ma dalle informazioni trovate in biblioteca Tintin e il suo fido Milù sanno dove andare a cercare.
E l’inizio di una fantastica e pericolosa avventura.
Spielberg porta sul grande schermo il personaggio di Tintin nato nei fumetti e cresciuto in televisione.
Avventura fantastica per grandi e volendo anche per piccini grazie allo scodinzolare del fedele milù.
Esagera un pò nel finale con inseguimenti e scene d’azione che risultano noiose, anche la scelta del motion capture ha lati positivi e risvolti negativi.
Voto Finale: Insufficiente
Frase del film: “Ma perchè tutte queste domande!”, “è il mio mestiere, potrebbe esserci un fatto interessante!”