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Le aziende non devono scrivere il futuro dei bambini

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

“Come mamma, sai che il tuo bambino comincia a scrivere il suo futuro sin dai primi giorni” E’ così che recita il nuovo spot di latte in polvere per bambini, associando ad essi i più classici stereotipi che si possano realizzare per rappresentare il genere sessuale di un individuo.

La bambina, in quanto femmina, automaticamente sognerà di fare la ballerina di danza classica, mentre il maschietto andrà all’università e farà lo scienziato o lo scalatore. Sono bastate poche immagini per imporre quale dovrebbe essere il futuro più consono per le bambine e per i bambini del domani. Al maschietto, in quanto tale, gli è stata attribuita una naturale propensione verso le materie scientifiche, mentre alla femmina viene associata la passione verso la danza classica, disciplina che ancora oggi nella testa di molti è  ”roba da femmine”.

Altro che Billy Elliott. Erano gli anni ’80 quando Billy Elliot, protagonista di un film del 2000, sognava di fare il ballerino di danza classica, lottando contro i pregiudizi di un Inghilterra ancora sessista nonostante la prima donna al governo, la lady di ferro che provocò lo sciopero dei minatori contro la chiusura delle miniere. Se il film è stato creato per aprire una riflessione sul sessismo, questo spot fa proprio il contrario…

Femmine inette per materie scientifiche. Un altro stereotipo proposto nello spot è quello della femmina naturalmente incapace per le materie scientifiche e qualsiasi disciplina che avesse a che fare con lo studio, quando poi le ragazze italiane iscritte alle università sono il doppio rispetto ai ragazzi. E’ vero il fatto che le facoltà scientifiche sono ancora appannaggio maschile ma non è certo per una naturale incapacità delle donne verso di queste, piuttosto a causa una credenza tutta occidentale, che allontana le donne dalle discipline scientifiche. Infatti, in Cina e in Giappone le facoltà scientifiche pullulano di donne, così come in gran parte dei paesi arabi nonostante le donne fossero ostacolate negli studi a tal punto che l’analfabetismo femminile è altissimo.

Solo le mamme si prendono cura della prole. Lo spot è rivolto alla mamma nonostante pubblicizzi latte in polvere. Un altro gravissimo e pericolosissimo stereotipo che allontana i padri dalla cura della famiglia. Il latte artificiale spesso viene utilizzato proprio per non far cadere sulle donne tutto il carico della cura dei bambini. Sono tanti i padri che allattano i figli dal biberon. Perché lo spot esclude questo dato di fatto?

I maschietti da grandi scaleranno le cime dei monti. Sarà una metafora? A quanto pare il pubblicitario e chi l’ha commissionata non era contento di far passare il concetto le bambine faranno le ballerine (finché il fisico glielo permette) se no diventeranno mamme, ci comunica che i maschietti hanno anche più sogni delle ragazze e una naturale propensione per sport estremi e avventurosi o scaleranno le cime, insomma, lo stereotipo è lo stesso, l’uomo è portato per dominare e per “salire in alto”.

Ai maschietti lo sviluppo cerebrale, alle femmine il sistema immunitario. Insomma le bambine non hanno proprio  un cervello.

Un bell’esempio di civiltà, ci sembrava che Mellin con il suo spot della bambina composta e messa da parte che gioca con le bambole e il maschietto viziato e ricoperto di attenzioni con una mentalità più creativa avesse raggiunto il massimo che si poteva per dirci che le femmine sono sottomesse e meno creative.



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