Roma e Juventus si sono prese delle scoppole
I problemi della Juventus in Europa
Dopo il Copenaghen, il Norsdjaelland a completare l’insieme delle squadre più sconosciute d’Europa che giocano in Champions League, anche l’Olympiakos ha avuto la forza di fermare e mandare al tappeto la squadra di Max Allegri. Eppure il valore delle due rose resta distante e inequiparabile: 329 milioni il valore di mercato della rosa juventina, 69 milioni appena quello della formazione greca. Ma non voglio essere così banale, sappiamo tutti che questi sono valori che lasciano il tempo che trovano. Le banconote non entrano in campo né sono in grado di calciare. Ieri sera, a partita appena conclusa, ho lanciato un tweet che ha scatenato non poche reazioni. Eccolo.
La trasfigurazione della Juve dai campi della serie A a quelli con marchio Uefa andrà studiata...Click To TweetPowered By CoScheduleHo scritto questo perché credo fermamente che qualcosa a livello psicologico, a livello di testa e mentalità, ancora non funzioni. La Juve che sbrana gli avversari sui campi italiani è profondamente diversa in Europa, a partire dall’atteggiamento. In Champions League sembra un cucciolo impaurito che aspetta le indicazioni del padrone.
La Roma e il girone di ferro
La Roma si è scontrata contro una corazzata, questo è vero, ma la curva del risultato è stata più storta di quanto si potesse pensare. Certo che ne esce ridimensionata, ma non distrutta. Questi test – che valgono milioni e punti persi – fanno bene perché permettono di tastare i propri limiti, guardarli e affrontarli, per trovare gli strumenti per superarli. La Roma deve ancora trovare piena fiducia in se stessa, la costruzione della squadra continua e non era di certo conclusa. Garcia lo sa bene. Capita di andare in Europa e perdere. Ora il rischio di uscire anticipatamente è concreto, sia per la Roma che per la Juventus. Ma sono diventate noiose le banalità che vengono dette dopo il tonfo di Roma e Juventus; gli spadaccini della critica facile si divertono dopo queste sconfitte: vinci, sei un fenomeno, perdi, sei da retrocessione.
Le banalità che vengono dette dopo il tonfo di Roma e Juventus: eccole
Lasciamo stare le stagioni, non esistono più le mezze misure? Sinceramente trovo insopportabili, oltre che lontane dalla realtà, queste considerazioni raffazzonate dopo il tonfo di Roma e Juve. Cerco di riassumerle in breve. «Le squadre italiane non sono all’altezza, meglio pensare al campionato». Questa è la prima. Per carità, possiamo parlarne, ma è come viene sbolognato il discorso che non porta da nessuna parte. Roma e Juve in questa competizione possono starci benissimo. Se possono farlo lo Shalke 04, il Monaco, lo stesso Olympiakos, lo Shakhtar Donetsk e il Porto, possono farlo benissimo anche Roma e Juve. I giallorossi hanno l’attenuante del girone particolarmente duro? Vero. Andiamo oltre, altra banalità: «La Juve vince in Italia perché gli arbitri…». Non mi piace parlare di questi sospetti spiccioli, soliti e ridondanti ma semmai delle soluzioni per risolvere o arginare il problema degli errori arbitrali, che sono umani e avvengono in ogni parte del mondo. Mi piace argomentare e parlare con serietà delle cose.
Sull’argomento, a proposito, ti consiglio di scaricare subito la mia inchiesta «Da chi Sono Pagati (davvero) Gli Arbitri Italiani?». Ti mostrerò, tra le altre cose, se la polemica esplosa nel febbraio 2014 – che tirava in ballo Juventus-Fiat-Figc – è sensata oppure no. Ti basta inserire la mail nel form in alto o sulle destra del blog per scaricarla: è completamente gratis per i lettori di questo blog.
Tornando alla lista delle banalità, ne ho sentita un’altra che ha immediatamente provocato un fischio nelle mie orecchie: «Allegri vada a casa». Ma come, se non ha ancora perso una partita in Italia… Diamogli almeno un paio di stagioni prima di giudicare la sua creatura in Europa. La fretta di vedere subito il risultato non ce l’hanno altrove, fuori dall’Italia, e questo sarebbe una delle prime cose da imparare: i progetti si costruiscono con pazienza, passando per cattivi risultati ed esperimenti. Allegri, per quanto abbia ereditato una squadra già ampiamente rodata, non ha ereditato una squadra dal dna fortemente europeo. Ha faticato anche Antonio Conte a trasmetterlo, ricordate?. Banalità in salsa giallorossa: «Garcia ha sbagliato a esaltare la Roma dicendo che è da Scudetto…». Ma siamo seri o vogliamo scherzare?
Fatemi capire: la sconfitta della Roma contro il Bayern Monaco è arrivata per una dichiarazione svolazzante? Garcia disse quanto segue per una ragione, dopo la gara persa contro la Juventus: «A Torino ho visto una Roma forte, forse più della Juventus, e ho capito che quest’anno vinceremo lo Scudetto. Sono sicuro di questo. Siamo più forti dei bianconeri e lo dimostreremo sul campo». Il rischio di un contraccolpo psicologico, di un calo mentale e di rendimento, era dietro l’angolo; il tecnico francese doveva trovare il modo di tenere viva la consapevolezza che i giochi sono ancora tutti da giocare. Per me, ha fatto bene. Questo discorso l’ho fatto perché ho letto e sentito troppe cose superficiali. Sfottò e critiche ci stanno, ci mancherebbe altro. Ma non diciamo delle banalità che sono buone solo per essere smentite la volta successiva. Alla prossima sconfitta, cosa ci toccherà sentire?