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Le Banche Italiane sono le più care d'Europa

Creato il 16 agosto 2011 da Robertoborz
Le Banche Italiane sono le più care d'EuropaPrelievi, bonifici e servizi via sms piu' cari in Italia che nel resto del continente
Secondo la commissione Ue la spesa annuale per un conto corrente bancario in Italia si aggira intorno ai 292 euro, cifra record in Europa. Particolarmente dispendioso risulta essere l'uso delle carte, ma operazioni allo sportello e commissioni su scoperti e servizi finanziari non sono da meno.
Le critiche mosse da Federconsumatori e Adusbef al sistema sono pesanti: le due associazioni arrivano addirittura a parlare dei risparmiatori come di vittime di un vero e proprio "pizzo" per prelevare contante allo sportello.
Caro banche: un sovrapprezzo da 4,2 miliardi di euro all'anno
L'Italia ha le banche più care d'Europa e a farne le spese sono gli italiani che ogni anno pagano un sovrapprezzo quantificabile in 4,2 miliardi di euro.
Per fare chiarezza rispetto a questo fenomeno l'Antitrust ha avviato l'ennesima indagine conoscitiva: un compito che si presenta assai arduo, a causa delle innumerevoli differenze che si riscontrano tra istituto di credito e istituto di credito nelle tariffe applicate, specie prendendo in considerazione conti correnti che utilizzano canali differenti per rapportarsi ai clienti (agenzia, telefono, internet).
Si comprende dunque come di fronte all'allarme sui costi arrivato da Bruxelles, l'Abi (Associazione bancaria italiana) risponda segnalando un calo del 30% del costo medio di ogni singola operazione media ( da 1,02 euro a 0,7 euro) come effetto della diffusione esponenziale registrata dai conti (che secondo i dati Nielsen interessano 5,5 milioni di utenti).
La spesa diventa salasso se ci si rivolge allo sportello
Ma quali sono le voci che incidono maggiormente sui costi di mantenimento di un un conto corrente?
Oltre ai bolli e alle cosiddette spese di "tenuta"(come il canone fisso e le imposte di bollo), le grandi spese riguardano il bancomat (10-15 euro all'anno) le carte di credito ( 30 euro circa di spesa all'anno) e l'eventuale dossier titoli (circa 100 euro annui).
Poi ci sono le spese per i vari servizi e operazioni come pagamenti, domiciliazioni, prelievi, mutui e fidi, con costi che salgono alle stelle se si fa ricorso allo sportello - assai più esoso di quanto non siano i canali web tanto per la banca quanto per il cliente.
Per esempio, l'Abi ha calcolato un costo medio per i bonifici di 6,23 euro allo sportello verso un'altra banca, mentre la cifra si dimezza se l'addebito è in conto corrente e addirittura passa a 0,87 euro se i bonifici vengono effettuati via internet.
La stessa cosa vale per il pagamento delle utenze domestiche, con il web si conferma quale canale di pagamento più conveniente.Ultimo punto su cui focalizzare l'attenzione sul massimo scoperto, un balzello inviso cancellato per legge a metà del 2009 ,ma reintrodotto dalle banche sotto altre forme.
Il prelievo allo sportello è un vero e proprio "pizzo"
Federconsumatori e Adusbef non usano mezze misure per definire la situazione dei costi riguardanti i conti correnti in Italia.
Per le due associazioni dei consumatori se le banche italiane hanno retto meglio alla crisi lo devono al fatto che sono stati scaricati sulle spalle delle famiglie e delle piccole medie imprese i costi per la gestione dei conti correnti.
Un atteggiamento che le due associazioni stigmatizzano in maniera molto dura parlando di un vero e proprio "pizzo" che i correntisti devono pagare se vogliono prelevare denaro allo sportello.

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