
Le foto mostrano uno dei tanti clochard, in questo caso donna, che hanno eletto l'Aeroporto di Roma a propria dimora e domicilio. In questo caso la senza tetto è dedita alle abluzioni mattutine di fronte agli occhi di addetti ai lavori e turisti di passaggio. Una fantastica accoglienza, chessò, per un turista d'affari o per un business man che arrivi intento a investire nella nostra città.Attenzione. Trattasi di spettacolo non occasionale. La scena, questa come tante altre, si ripete giornalmente. L'igiene è importante...
Lettera Firmata
*C'è gente che vive, cresce e addirittura che muore all'Aeroporto (è successo stamattina, al Terminal 3). Un microcosmo di persone in difficoltà alle quali, pur di mettersi a lavorare per costruire una alternative, viene consentito di occupare gli anfratti di uno scalo aeroportuale internazionale. Viverci, cucinarci, cambiarsi, lavarsi, dormire. Pensate cosa ci vorrebbe per un qualsiasi malintenzionato (dal terrorista in giù) camuffarsi da clochard e infilarsi nello scalo con fini diversi da quelli di trovare un tetto. Ma naturalmente di questo si parlerà a cose avvenute, non prima...
-RFS






