ARCHIzonzo ospita oggi un'altra collaborazione. A scrivere per noi è Elisa Boscolo Cegion, giovane geometra laureata in architettura per la conservazione all'Università IUAV di Venezia. Vive e lavora a Sottomarina. Ci parlerà oggi di una questione di ordine compositivo, progettuale e di rispetto per il territorio.
Chioggia, da due mesi a questa parte, è attraversata da dibattiti e polemiche riguardanti l’installazione di una passerella per rendere possibile l’attraversamento del Canal Vena da parte dei disabili.
Un’opera che all'apparenza può essere considerata utile, se non indispensabile, in una realtà cittadina come questa, poiché la cosiddetta “Piccola Venezia”, ha la stessa peculiare caratteristica di Venezia e cioè in essa la viabilità è composta da calli e ponti.
Ci sono però modalità diverse per affrontare e risolvere la questione accessibilità, soprattutto in contesti così caratteristici. E' da qui che la polemica ha inizio.
La passerella è stata posta in uno degli scorci più belli e particolari di Chioggia: in fianco al ponte della chiesa dei Filippini e di fronte alla storica Pinacoteca della Santissima Trinità.
La passerella si compone di una parte orizzontale che corre lungo il lato est della Pinacoteca, e lungo il ponte che attraversa il Canal Vena con le dovute pendenze del caso.
I problemi sorgono subito con l’installazione dei pali di fondazione della parte orizzontale, comportando alcuni danni ad uno degli altari che si trovano all'interno del vicino edificio storico (la Pinacoteca). I lavori sono stati fermati subito, modificando la tecnica di posa delle fondamenta in modo da non creare ulteriori dissesti.
Con il proseguimento del montaggio della struttura portante, sono saltati subito all'occhio i materiali utilizzati:
- Cemento armato per le fondamenta;
- Acciaio zincato per le travi orizzontali e parte del parapetto.
2'139'500 Euro, questa è l’ammontare dei lavori per la realizzazione dell’opera e se si pensa che per il restauro e l’ampliamento dell’Orto Botanico di Padova sono stati spesi circa 8'000'000 di Euro non si può che sospettare uno sproporzionato spreco di denaro pubblico. A tutto ciò si aggiunge il fatto che il Comune di Chioggia ha indetto la commissione edilizia per l’approvazione del progetto il 30 agosto 2013, data sicuramente poco felice.
Inoltre per un primo periodo il cantiere è risultato privo di ogni cartellonistica atta a informare sul tipo di lavori, importo e nomi dei vari responsabili, cosa che in un cantiere privato qualsiasi, verrebbe subito denunciata.
Per questi motivi il consigliere comunale Renzo Donin (assente il giorno dell’approvazione del progetto da parte della commissione) ha promosso una raccolta di firme e ha fatto un Esposto alla Procura della Repubblica, per indagare sull'iter con il quale si è arrivati all'acquisizione dei vari permessi (Sovrintendenza e Salvaguardia) e all'approvazione da parte del Comune stesso.
Si potevano trovare, in circa dieci anni di discussioni, altre soluzioni per risolvere il problema della mobilità a Chioggia, senza deturpare l’aspetto della città. Eccone alcune:
- Rendere Chioggia pedonale (come da anni si auspica di fare) risolvendo il problema alla base. In questo modo, Ponte San Giacomo, ora poco sicuro per il passaggio delle carrozzine,risulterebbe libero dal traffico automobilistico.
- Si potrebbe affiancare la costruzione per disabili al ponte dei Filippini, senza creare una nuova passerella orizzontale che dovrebbe fungere da “riva". Dietro il comune la riva esiste già e bastava far poggiare lì il nuovo ponticciolo. (Allegato 1)
- Molto più semplicemente si sarebbe potuto adattare il ponte dei Filippini, come accade in alcuni casi a Venezia, magari ponendo sopra di esso una passerella facilmente removibile più facilmente mimetizzatile nell'ambiente circostante.
http://www.chioggiatv.it/2014/03/una-raccolta-firme-contro-la-passerella-in-riva-vena/
http://www.ilgazzettino.it/PAY/VENEZIA_PAY/chioggia_non_ancora_completata_ma_gi_fa_discutere_la_passerella/notizie/563024.shtml
http://www.chioggiatv.it/2014/03/riva-vena-la-passerella-della-discordia/