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Nulla di tutto questo è accaduto. Perché, si sa, agli esponenti della Casta i bagni di folla ormai troppo spesso vanno di traverso: confortati da scorte impenetrabili, temono comunque le contestazioni a scena aperta, pericolose proprio perché pacifiche, visto che rilanciate dai media suonano peggio di una chiamata in correità. Che la casalinga di Voghera o il pensionato di Canicattì, senza potersi scambiare né condividere neppure un parere in pubblico, costretti come sono dal generale inverno a restare in casa con il cappotto (pur di tenere il riscaldamento al minimo!), debbano assistere tutto il giorno per i prossimi due mesi attraverso il moderno focolare domestico alle interviste telecomandate, agli sproloqui ed alle piroette verbali dei vari Berlusconi, Bersani, Casini, mentre l'ex tecnico Mario Monti, in preda a bulimia mediatica, chiede persino di silenziare chi già è praticamente assente dalla scena radiotelevisiva, è l'ennesima beffa della Casta, questa volta per opera di Re Giorgio, autoproclamatosi proprio a fine mandato sovrano assoluto (dopo l'inspiegabile annoso letargo su tutte le leggi vergogna del Cavaliere). E' vero che Grillo rifugge la tv lottizzata e nessuno in buona fede può dargli torto, data la situazione complessiva di degrado gestionale, culturale e morale in cui versa la Rai, ma a lui come ai tanti altri esponenti della società civile che si presentano alle Politiche, viene inferto un doppio colpo, potenzialmente da ko.
Non solo viene loro preclusa la ribalta e non si fa nulla, nel caso del leader del M5S, per disinnescare l'ostrascismo mediatico che egli patisce addirittura dagli anni del socialismo rampante di Craxi (non fatevi ingannare, quando i media parlano di Grillo lo fanno soltanto per screditarlo e delegittimarlo!) ma contemporaneamente si impone, con il placet del Quirinale e per la prima volta nella storia d'Italia, una brevissima campagna elettorale indoor, virtuale, ovvero a vocazione esclusivamente radiotelevisiva. Ecco perché per le prossime bianche elezioni, ce n'è già abbastanza per richiedere da subito la presenza degli osservatori OSCE, ridotti come siamo al livello di una repubblica caucasica!
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