Le bioplastiche. Grazie agli shopper sono diventate più conosciute un po’ a tutti. Ma tante sono le domande che ruotano attorno. Questa interessante intervista di Marco Versari realizzata da Letizia Palmisano per Eco News Periodico, ci dice qualcosa (anzi molto) di più…
Le bioplastiche sono tra gli argomenti al centro dell’attenzione degli ultimi anni, anche a seguito della recente normativa che consente l’utilizzo di shopper usa e getta solo se realizzati con tale materiale. Ma cosa si intende per bioplastiche? Si tratta di vera green economy? Sono davvero utili? E quando? Per capirne di più abbiamo interpellato Marco Versari, presidente di Assobioplastiche.
Partiamo dal cercare di capire cosa sono le bioplastiche
Sono materie che rispondono agli standard europei di compostabilità e sono riconoscibili grazie alla corrispondente certificazione.
Sono due le caratteristiche essenziali delle bioplastiche. La prima è rappresentata dalla materia prima costituita, in quantità sempre maggiore, da fonti rinnovabili di origine agricola che, per un paese povero di idrocarburi come l’Italia, possono essere una risorsa straordinaria. La seconda caratteristica è costituita dalla modalità di gestione del fine vita dei prodotti realizzati con le bioplastiche, che sono biodegradabili e compostabili (secondo la corrispondenza ai parametri stabiliti dalla normativa europea, come la EN 13432 per gli imballaggi, ndr). Ciò significa che il prodotto, quando non serve più, può essere differenziato nel contenitore della raccolta dell’organico e avviato all’impianto di compostaggio per essere trasformato in compost, ovvero in concime.
Quando è opportuno utilizzare prodotti realizzati con questi materiali?
Continua a leggere su EconewsPeriodico