Le brache calate

Andrò a firmare per la presentazione della Lista Tsipras in Vda, ma non si tratta di un’indicazione politica.
Fra l’altro, qualora avessi nutrito entusiasmi in proposito, l’ennesimo corollario dei perpetui litigi, frazionismi, frizioni, spaccature e bisticci da condominio ormai connaturato alla galassia “alternativa” di Sinistra , mi avrebbe già fatto passare il ghiribizzo e l’entusiamo. Poi non mi piace la presenza in lista di Bifo (non ha combinato abbastanza danno con le le sue incomprensibili pisciate di marxismo creativo?) e la mancanza invece di Sonia Alfano. No, qui si tratta di difesa del pluralismo: la Lista Tsipras è auspicabile in Vda (così come quella, preziosa, del M5S) non per il suo programma, ma in sé, come garanzia di pluralismo. Temo alle europee il pensiero unico, un papocchio consociativo tra maggioranza Union e opposizione. Insomma la formalizzazione, grazie al nuovo gruppo dirigente renziano del Pd, di una candidatura unica per Bruxelles. La realizzazione da parte del Pd renziano del concetto di partito/vivandiera così lucidamente esposta da Alder Tonineau: compito dei partiti nazionali è solo dirottare fondi verso la Vda, in modo che i partiti localisti li amministrino, spernacchiando nel contempo lo Stato italiano. Qualunque altro impegno, ad esempio sulla tematica dei diritti dei cittadini, del costume politico, della correttezza amministrativa è accuratamente da evitare: i “partiti stato-nazionali” (ugualmente disprezzati dagli etnisti…) sono solo bancomat per il Bakkanistan. In questo mare di silenzio alla melassa, voglio avere la possibilità di poter votare gente estranea alla porcheria consociativa che la Balena Rossonera sta preparando. Ben vengano dunque M5S e lista Tsipras. Ultima ora: emerge un possibile candidato per il papocchio consociativo. Si tratta di Fabio Truc, docente al politecnico di Torino. Prenderebbe i voti di desistenza della Balena rossonera e di SA che, avendo solo nullità da candidare, lo voterebbero per “le bien du Pays”. Una disgustosa ammucchiata consociativa, degna della “Gauche valdotaine”. Renziani, al primo appuntamento, già le brache calate?