di Giulia Annovi
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Perché alcuni musicisti arrivano a ricoprire il ruolo di primo violino mentre altri no? C’è una risposta scontata: l’esercizio, la dedizione e l’ascolto musicale possono migliorare le proprie prestazioni. Tuttavia, sono probabilmente implicati anche fattori fisiologici, come sostiene una ricerca pubblicata su PLoS One.
L’esposizione a ormoni maschili regola la formazione e l’organizzazione del cervello durante il periodo fetale. I livelli di testosterone potrebbero avere un ruolo anche nell’acquisizione di capacità musicali. Sostenendo questa ipotesi, un gruppo di ricercatori dell’Indiana University ha analizzato un campione di studenti universitari, dotati o meno di attitudini musicali.
Lo studio, ha dimostrato che gli ormoni maschili influenzano l’attitudine musicale, ma solo nelle donne.
Il testosterone è stato quantificato su campioni di saliva. Le musiciste, che ricoprono ruoli più importanti in orchestra, hanno livelli più alti di testosterone rispetto a quelle che non suonano alcuno strumento.
Ma l’influenza ormonale non si limita all’età adulta. L’esposizione al testosterone nell’utero determina il rapporto tra il secondo e il quarto dito delle mani. Come già noto, Le bimbe esposte a minor testosterone durante la gravidanza, hanno il secondo dito più lungo del quarto e, da grandi, occupano posizioni più prestigiose in orchestra.
Negli uomini il dosaggio dell’ormone non ha alcuna corrispondenza con il ruolo ricoperto.
Alti livelli di testosterone nelle donne correlano con maggiori abilità spaziali e matematiche. Dunque, l’ormone a livello delle cellule cerebrali potrebbe controllare entrambe le attitudini interagendo con recettori appositi.
La predisposizione per la musica resta una caratteristica complessa poiché gli stimoli sociali, culturali ed economici giocano un ruolo importante. Ulteriori studi dovranno tener conto di tutti questi fattori oltre che del contributo degli ormoni femminili nello sviluppo di tale dote.