Le donne sono il genere umano che ha maggiori ed infinite declinazioni: buone, cattive, stronze, maghe, fate, brave, infide, invidiose, giudiziose, arroganti, precise, scrupolose, affidabili, puttane, caste, servizievoli e mille altri aggettivi.
Pensatene uno e sarà comunque perfetto per una qualsivoglia donna. Questo succede perché siamo poliedriche, metamorfiche, ingannevoli anche, un tutto in divenire. Siamo malleabili e ci trasformiamo, adattandoci a quasi ogni contesto: questo può la forza di ogni donna, nel bene e nel male.
Sarà questo il pensiero dell’artista Jessica Harrison?
Nelle sue opere, la donna principessa, abbigliata per il gran ballo, lucida di emozioni gentili, si trasforma

la pelle candida, i capelli accuratamente pettinati, i vestiti ampi, d’altra foggia, il tempo passato e il nuovo

Chi sceglierà il principe per il ballo? Questa nuova donna rientrerà nelle pagine mielose delle favole?

E’ una brava ragazza che vuole trasgredire o una eversiva che vuole tornare alla vecchia maniera?

Donne, donne tra sè, donne in compagnia, donne sole, donne che lavorano, donne che tramano, donne che subiscono, che falliscono, che distruggono, donne che amano.
Donne
che si tagliano la testa da sole.

Jessica Harrison artista irlandese, 1982
Il suo sito jessicaharrison (qui il sito) la sua pagina facebook (qui la pagina)
Ho conosciuto un artista messicano, Dr Lakra, di cui ho restaurato una statua, e ho ritrovato parecchie similitudini. Ne avevo scritto “Dr Lakra, le immagini surreali sulla pelle” (qui il post)
Chiara