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Le “brave ragazze” non accettano appuntamenti in chiesa.

Da Suddegenere

E mentre il Vaticano, nel presentare le nuove regole che aggiornano il documento del 2001 sui “delicta graviora”, lancia strali ed afferma che “Le donne prete sono un delitto gravissimo contro la fede”….

A Potenza,  una storia che sembra non avere piu’ fine.

Le “brave ragazze” non accettano appuntamenti in chiesa.

Ricevo da Cinzia Marroccoli ed inoltro:

” “In questo momento sentiamo il bisogno di mettere qualche punto fermo sulla terribile vicenda di Elisa, non per rispondere a questo o a quello, perché comunque questo e quello dicono cose che purtroppo in tanti pensano, ma per fare un po’ di chiarezza.
Partiamo dalle vittime di questa orribile storia, da chi ha subito questa vicenda e non ha fatto niente per andarsela a cercare, non l’ha messa nel conto delle cose della vita… Le vittime di questa storia sono sicuramente Elisa e la sua famiglia.
Elisa, una ragazza di 16 anni che è stata atrocemente uccisa, a seguito di violenza, con tredici coltellate, l’11 settembre del ’93, e che forse non è morta subito ma è rimasta agonizzante almeno mezz’ora, e che poi per 17 anni è stata lasciata lì dove era stata uccisa, come una spazzatura, nel sottotetto della chiesa della Trinità, mentre vicino a lei si alternavano presenze motivate da scopi più disparati, tutti non consoni al luogo. La sua famiglia, sua madre, suo padre, i suoi fratelli, che , dopo essere passati per visionari non avendo mai creduto che potesse essere scappata di casa, ha appreso dopo 17 anni che il corpo di Elisa è stato sempre là, dove loro avevano tentato di cercarla sin dal primo momento, a pochi passi da casa…
Altre vittime non ce ne sono…non ce ne possono essere….perché chi poi pagherà, lo farà per proprie responsabilità….
Elisa, una domenica di sole, l’ultima prima di ricominciare la scuola, ha accettato un appuntamento con un ragazzo molto insistente, da lei conosciuto da tempo e del quale non si fidava, in un luogo ritenuto sicuro, nella chiesa della Trinità, intorno alle 11, fra una messa e l’altra. Che poi sia salita o meno con le sue gambe, sola con colui il quale di lì a poco l’avrebbe massacrata, o in compagnia di altri/e questa circostanza, oggi nel 2010, non dovrebbe avere nessuna rilevanza…. e invece, se così fosse, qualcuno è ancora pronto a sostenere che quindi “se la sarebbe andata a cercare”… Che quindi in qualche modo se l’è meritato…. certo, perchè le brave ragazze non accettano appuntamenti in chiesa.!!!…
Si sarebbe allora meritata quella fine? Così per Elisa, così per tutte le donne che vengono ammazzate quasi ogni giorno per mano di un uomo. In molti di questi casi a ben leggere i giornali si cercano attenuanti per gli assassini e si cerca di denigrare e di screditare la vittima…. sempre il solito gioco. Anche in questo caso siamo passati nel giro di poco tempo dalla pietà alla colpevolizzazione delle vittime, di Elisa e della sua famiglia…
Elisa avrebbe la colpa di essersela cercata, la famiglia la colpa di non tacere. Le attenuanti sono per chi l’ha uccisa, per chi ha cercato di proteggere l’assassino, per chi ha condotto inizialmente queste indagini,
Fortunatamente non tutti la pensano così. Noi Associazione Telefono Donna da subito ci siamo schierate dalla parte di Elisa e della sua famiglia, anche aderendo ad un appello, che ormai ha raggiunto più di tremila adesioni, per la sconsacrazione di una chiesa che è stata teatro di tutto questo e di tanto altro che tutti ora dicono di sapere da sempre….ma che chissà perchè si sono sempre guardati dal riferire… Siamo dalla parte di Elisa, che ha continuato ad essere uccisa ogni giorno da quel giorno, e dalla parte di Filomena e della sua famiglia che ha tutto il diritto ieri, oggi e speriamo non domani, di essere piena di rabbia per tutto ciò che è accaduto e sta accadendo e per essere costretta a difendere la propria figlia da chiacchiere indecenti e da confronti fuori luogo con altre madri che hanno i figli accanto nella loro casa.
La loro rabbia è la nostra….Potenza 16 Luglio

Cinzia Marroccoli

 

 

Presidente Associazione Telefono Donna- Casa delle Donne Ester Scardaccione
Questa nota è stata pubblicata oltre che sulla Gazzetta del Mezzogiorno anhe sulla Nuova” “

Allego link per il modulo della “Raccolta firme per la sconsacrazione della chiesa della Trinità di Potenza e l’utilizzazione dei suoi spazi per attività sociali correlate alla prevenzione del maltrattamento e dell’abuso sulle donne e sui minori”.Un atto dovuto per Elisa Claps:Modulo%20raccolta%20firme.pdf

Le “brave ragazze” non accettano appuntamenti in chiesa.


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