Le buche di Roma sono tante e tali che per gli standard delle assicurazioni spesso il loro impatto equivale a quello di un incidente. Ecco le prove

Stanco delle vessazioni delle assicurazioni per noi tartassati abitanti della Capitale, un anno fa ho deciso di stipulare la mia polizza RCA con un'assicurazione che prevedesse l'installazione della cosiddetta "scatola nera".L'auto, una vecchia Smart che quest'anno compie 10 anni, ha girato in lungo e in largo le semidistrutte strade della capitale, sopravvivendo a buche di dimensioni epiche.Ma oggi finalmente ho le prove di quanto l'amministrazione comunale faccia veramente schifo: il mio account con la Compagnia permette anche di vedere -catalogati uno per uno, con tanto di coordinate geografiche- quelli che secondo la scatola nera sono "incidenti", ovvero una Forza-G applicata alla vettura pari o superiore una soglia tipica di uno scontro tra autovetture.Forse potrete immaginare la sorpresa quando ho scoperto che negli ultimi 12 mesi secondo il sistema ho avuto "10 incidenti" - nonostante non ne faccia uno da anni - con tanto di velocità (mai oltre i 30 km/h, difficile andare più forte) e forza G a cui la vettura è stata sottoposta. Ovviamente tutte le indicazioni riportano "dosso", quando nei tratti di strada indicati non c'è alcun dosso!Se quindi vi state chiedendo cosa vuol dire guidare una Smart in giro per Roma, eccovi serviti: è praticamente uguale a fare un incidente al mese, poi uno dice che ha il mal di schiena (e il meccanico costa un occhio)!Stefano P.