Lettera inviata al Corriere del Trentino, dopo la triste dichiarazione di Pacher, sullo stesso Corriere di oggi (VEDERE SOPRA; chissà se la pubblicheranno)! Nella foto le dichiarazioni dell'assessore.
Egregio Direttore,
mi permetto di intervenire in merito a quanto affermato dall’assessore Pacher, tramite l’articolo di oggi, pubblicato sul vostro giornale, in cui si dice che non esistono alternative all’inceneritore.
Mi dispiace, ma tutto ciò è profondamente falso! L’alternativa esiste, è stata progettata ed è già ingegnerizzata (costruita) in altri contesti ben più ampi del Trentino! Anche per il Trentino sarebbe possibile un’alternativa che escluda l’inceneritore, però non si vuole considerare, perché è politicamente non interessante e, certamente, implica studi un po’
più complessi del banale incenerimento dei rifiuti, pratica consolidata e facile da adottare. Tale alternativa, liberamente consultabile sul sito del coordinamento trentino pulito (www.trentinopulito.org) non viene nemmeno presa in esame dai nostri politici, che continuano a nascondersi sottraendosi al pubblico dibattito; in tutte le serate informative da noi proposte, abbiamo sempre cercato il confronto, invitando assessore Pacher, presidente Dellai e sindaco Andreatta, con i loro tecnici, ad un confronto.
Ciò non è mai stato possibile per assenza dei signori sopra nominati. Certo che, non v’è peggior sordo di chi non vuol sentire; l’alternativa esiste e basterebbe mettersi ad un tavolo comune per svilupparla assieme, magari coinvolgendo la nostra università trentina, all’avanguardia nella ricerca dei materiali. Ma tant’è, se non si vuole ascoltare e si vogliono perseguire strade che gli stessi soggetti definiscono “obsolete ma necessarie”, permettetemi di dire che siamo all’assurdo! Qui si vuole giustificare una scelta assurda, con altrettante tesi di supporto assurde. Ma continuiamo così, che tanto va bene lo stesso buttare milioni di euro per soluzioni “temporanee ma necessarie”, invece che investirli in soluzioni definitive che potrebbero dare uno sviluppo futuro migliore, veramente eco-sostenibile e eticamente corretto.
Propongo nuovamente un’apertura ufficiale di un tavolo di confronto, magari moderato dal vostro giornale; che ne dice, pensa che sarà mai possibile avere un reale confronto tecnico sul tema?
Marco Ianes - Trento