Le uve bianche della Grecia dai nomi esotici, Moschofilero, Roditis, Assyrtiko , suonano quasi come alieni, ma danno dei vini provocatori, realizzati principalmente da questo trio di uve poco conosciute ma che sono una realtà reale! che offre un meraviglioso tesoro di vini stimolanti, avvincenti e raramente noiosi.
Una recente degustazione di vini bianchi dalle annate 2011 e 2012 ha affermato la loro qualità e il loro valore. Se fino a un decennio fa i vini greci sembravano ancora incompleti, un poco come dire “lavori in corso” pur essendo alcuni di loro molto buoni, in questa degustazione abbiamo trovato che i dolori di crescita siano veramente un ricordo del passato.Abbiamo trovato vini ben fatti, in modo particolare ci sono piaciuti quelli di Santorini, spesso monovitigni, di uva assyrtiko. Salmastri, sembrano l’essenza concentrata di milioni di minuscole conchiglie. Santorini è un luogo insolito per coltivare l’uva. Le viti crescono striscianti per terra per proteggersi dai venti che spazzano via l’isola, assorbendo l’umidità della rugiada in questo clima così asciutto.“Belli, puri, vivaci, rinfrescanti”. A dei prezzi abbordabili che vanno dai 14 ai 24 dollari.L’ Assyrtiko 2011 di Argyros che produce vino a Santorini da oltre un secolo, monovitigno, sapido e strutturato, l’ Atlantis 2011 sempre di Argyros da 90% assyrtiko e il resto da due uve ancora più sconosciute, aidani e athiri, il Sigalas 2011 ( 75% assyrtiko e 25% athiri) da quello che è considerato il più intrigante produttore di Santorini anche se in attività da soli 20 anni, sono 3 esempi dei vini greci avvincenti e vincenti.Non lo dico io. Lo dice il New York Times.Tutti gli assaggi e l’articolo originale e completo qua.