Le campane del campanile di San Marco
Le cinque campane del campanile di San Marco hanno un nome e il loro suono era un avviso chiaro per la popolazione.
La Marangona, o Campanon la campana maggiore, è quella che segnava l'inizio e la fine della giornata lavorativa dei carpentieri dell'Arsenale chiamati marangoni (falegnami). Segnava inoltre il primo avviso per le sedute del Maggior Consiglio, il principale organo governativo veneziano. Fu l'unica a sopravvivere al crollo del 1902. Suona anche a mezzogiorno. La sua nota è il LA.
La Nona, o Mezzana, suonava e suona ancora il mezzogiorno. Indicava anche il termine massimo per la spedizione della posta a Rialto. La sua nota è il SI.
La Trottiera era un segnale rivolto ai patrizi, i nobili veneziani, perché si affrettassero alle sedute del Maggior Consiglio mettendo al trotto i cavalli, quando ancora a Venezia si poteva andare a cavallo. La sua nota è il DO.
La Pregadi, detta anche Mezza terza, indicava il raduno dei Senatori chiamati appunto Pregadi. Richiamava inoltre i fedeli alle funzioni religiose. La sua nota è il RE.
La Renghiera, detta anche campana del Maleficio o dei Giustiziati, è la più piccola e con i suoi rintocchi segnalava un'esecuzione capitale in atto. La sua nota è il MI.
Le campane tutte assieme suonano solo nelle grandi occasioni.
Fino al 1722 esisteva una sesta campana, che cadde e andò in pezzi, detta il campanone di Candia che suonava assieme alle altre.
Dopo il crollo del 1902, le campane vennero ricostruite con il contributo di Papa Pio X.