Le canzoni che hanno segnato il 2014 di pensieri cannibali, n. 20-11

Creato il 23 dicembre 2014 da Cannibal Kid
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Avete presente le canzoni di Natale? Belle, vero? Creano un'atmosfera magica. Jingle bells, jingle all the way. Che gioia. Ecco, io le odio. Per rimediare, in mezzo a tutto questo clima festivo, ho tirato fuori la Top 20 delle canzoni che più mi hanno accompagnato nel corso degli ultimi 12 mesi. C'è dentro roba un po' di tutti i tipi e di tutti i generi. Tranne di genere natalizio. Dopo i 20 album del 2014, ecco i 20 brani dell'anno di Pensieri Cannibali, a partire dalle posizioni dalla 20 alla 11.

20. Meghan Trainor “All About That Bass” Grasso è bello. Almeno qualche volta...

19. David Guetta ft. Sam Martin “Dangerous” Una tamarrata dance, almeno una tamarrata dance, in una classifica musicale di Pensieri Cannibali non può mancare. Chi allora meglio di David Guetta, le roi della tamarraggine francese, con il suo ultimo pericolosamente contagioso singolo “Dangerous”? E ad aggiungere trash al tutto ci pensa anche l'attore James Purefoy, il cattivone della serie The Following, che compare nel video della canzone.

18. DJ Snake, Lil Jon “Turn Down for What” In una lista cannibale non può mancare la tamarrata dance, ma nemmeno può mancare la tamarrata hip-hop. E questa “Turn Down for What” è davvero clamorosa, come tamarrata. Non esiste in pratica trailer di film action quest'anno che non l'abbia usata e a ragione. E' troppo esaltante.

17. 5 Seconds of Summer “She Looks So Perfect” Lo so che i 5 Seconds of Summer sono la versione pop-punk degli One Direction. Però questa canzone nella sua bimbominkiosità è semplicemente perfect.

16. Clean Bandit feat. Jess Glynne “Rather Be” Il pezzo più romanticamente cuccioloso dell'anno: “Quando sono con te, non c'è altro posto in cui vorrei stare”. Persino troppo smielato?

15. George Ezra “Blame It on Me” Avete avuto una giornata pesante? Non sapete con chi prendervela? Date la colpa a George Ezra. È lui stesso che vi invita a farlo con la sua “Blame It on Me”.

14. Yelawolf “Till It's Gone” Dritta per dritta dalla colonna sonora della stagione finale di Sons of Anarchy, ecco la melodia malinconica che resta incollata in testa di “Till It's Gone”. A tirarla fuori è Yelawolf, uno che, qui lo dico e qui lo nego, è il possibile nuovo Eminem.

13. Garfunkel and Oates “Loser” Le Garfunkel and Oates sono un duo comedy-folk protagoniste di una (mitica) serie tv che si chiama... Garfunkel and Oates, esatto. Le due ragazze cantanti e attrici sono autrici di un sacco di pezzi demenziali, ma ce n'è uno che nella sua poesia a me fa venire le lacrime agli occhi. Un inno ai perdenti degno di Beck, la loro “Loser”. Divertente e allo stesso tempo commovente.

12. Marmozets “Born Young and Free” Alla faccia dei vecchi babbioni che hanno monopolizzato la scena rock negli ultimi anni, quando farebbero solo meglio ad andare in pensione, ecco che i ggiovani Marmozets hanno tirato fuori l'inno rock adolescenziale più esaltante (e devastante) sentito da parecchio tempo a questa parte. Yeah.

11. Colapesce “Maledetti italiani” Maledetti italiani. E maledetto me.

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