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Le carceri in Italia

Creato il 04 marzo 2014 da Apregesta7 @regesta_ap

Oggi in aula a Montecitorio si parla di carceri, oggetto del messaggio inviato alle Camere il 7 ottobre 2013 dal Presidente della Repubblica. E di sistema carcerario, di applicazione dell’articolo 27 della Costituzione – il trattamento deve tendere alla rieducazione del detenuto – parla in questo servizio del 1949 il ministro della giustizia Giuseppe Grassi. La Incom – il cinegiornale del secondo dopoguerra della Repubblica – dedica diverse puntate alla situazione carceraria, parlando di Regina Coeli, di Rebibbia, di amnistia…

Il presidente della Repubblica nel suo messaggio alle Camere ha ricordato la condanna dell’Italia da parte della Corte europea di giustizia: a causa della situazione di sovraffollamento carcerario ha violato l’articolo 3 della Convenzione europea che, sotto la rubrica «proibizione della tortura», pone il divieto di pene e di trattamenti disumani o degradanti. La Corte ha affermato, in particolare, che «la violazione del diritto dei ricorrenti di beneficiare di condizioni detentive adeguate non è la conseguenza di episodi isolati, ma trae origine da un problema sistemico risultante da un malfunzionamento cronico proprio del sistema penitenziario italiano, che ha interessato e può interessare ancora in futuro numerose persone» e che «la situazione constatata nel caso di specie è costitutiva di una prassi incompatibile con la Convenzione».
Entro il 28 maggio 2014  l’Italia dovrà conformarsi alla sentenza, adottando rimedi strutturali capaci di ridurre la popolazione carceraria e di prevenirne la crescita”, come ha ricordato il presidente del Senato Pietro Grasso il 4 dicembre 2013.

Per approfondire l’argomento si legga la relazione sulla questione carceraria e il dossier pubblicati da Montecitorio sul sito istituzionale, introdotta dalla pagina dei temi dell’attività parlamentare dedicata all’argomento


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