Il parco nazionale delle Cascate dell'Iguassù, dichiarato dall'UNESCO nel 1986 Patrimonio dell'Umanità, si trova a dividersi tra tre stati, Brasile, Argentina, Paraguay, e all'incrocio delle acque di due fiumi, Iguassù e Paranà. Le acque si tuffano in un salto che mediamente si aggira sui 70 metri, ma in alcuni punti il salto supera i 100 metri, per un fronte di cirrca 2 KM e dividendosi in circa 200 cascate.
Il lato brasiliano delle Cascate di Iguassù
Il belvedere frontale e lo spettacolo più di effetto lo si trova dal lato brasiliano, anche più agevole da raggiungere, percorrendo un sentiero abbastanza tranquillo, fino ad arrivare ad un muro d'acqua che con gli spruzzi e attraverso i raggi del sole ,produce una mriade di arcobaleni, e naturalmente spettacolo di colori
La "Garganta del Diablo"
Il lato argentino, che si raggiuge camminando sul fiume a pelo d'acqua e su passerelle, è la parte più potente e di effetto, anche se meno estesa. Si arriva infatti camminando, a ridosso della " garganta del diablo " o gola del diavolo. Quello è veramente il punto più impressionante della cascata, dove la nuvola di spruzzi arriva addosso e quasi fa l'effetto di nebbia, accompagnata dal rumore assordante dell'acqua che precipita nella gola, veramente gola del diavolo.Avventura da ricordare e volentieri da rifare, per tutto lo spettacolo naturale che viene offerto in questo angolo di terra che non si può dimenticare, sia che si tratti di Brasile, sia che si tratti di Argentina, e in piccola parte Paraguay Non mi sono mai sentita tanto piccola come in quei giorni, in queste terre del Sud America così vaste, immense quasi, dove se si fanno i paragoni con i nostri abituali spazi di vita, si finisce con il perdersi.