LE CASE DELL’ACQUA, LA TERRACOTTA E IL RAME
Ho dovuto vivere in un paese tropicale per comprendere appieno l’importanza e l’efficacia di un bicchiere d’acqua e il suo impatto immediato, sul corpo e sulla mente, quando ero in giro nelle città, nei bazar e il sole batteva a picco, implacabile nelle ore più calde della giornata.
C’erano, un tempo, ancora negli anni ’90 e forse ci sono ancora delle costruzioni, basse, nei punti chiave dei bazar, con delle piccole finestre senza vetri, davanti alle quali si fermavano i passanti accaldati e assetati.
Da occidentale e turista, osservavo con curiosità, avvicinandomi e, almeno, fintantoché non ho vissuto come una persona del luogo, avevo perplessità a servirmene.Dietro alle finestre erano pazientemente sedute persone, dipendenti dell’azienda comunale, che, da bricchi di rame dai lunghi becchi (come vuole la saggezza auyrveda), si apprestavano a versare acqua nel cavo della mano di chiunque si avvicinasse alle finestre per bere.All’interno della grande stanza che ospitava quelli che chiamerei i “coppieri”, c’erano grandi otri di terracotta che mantenevano fresca l’acqua che veniva versata all’interno al mattino all’alba quando l’azienda delle acque apriva i rubinetti degli enormi serbatoi (vere torri) alla periferia delle città e l’acqua scorreva allegra riempiendo i panciuti recipienti.In una città come Alwar c’era un solo bazar e, certamente, nel 1991, era impossibile avere acqua imbottigliata, nessuno degli abitanti si sarebbe mai neppure sognato di spendere 8/10 rupie per un litro d’ acqua conservata, per giunta, nella plastica. Secondo l’ayurveda, se l’acqua viene bevuta dopo essere stata in un recipiente di rame tutti e tre i dosha del corpo (Vata, Pitta e Kapha), si equilibrano.In Ayurveda l’acqua non è considerata un semplice liquido dissetante ma riveste il ruolo di cibo e, come tale, nutre, lubrifica e rimuove le tossine dai canali. Ha un efficace potere disintossicante. L’acqua, secondo l’Ayurveda, è: defaticante, digestiva, idratante, previene la stipsi e rende luminosa la pelle.In India si beve sempre acqua prima di uscire di casa e, lo stesso si fa al ritorno, nei villaggi, spesso si è proprio accolti sull’uscio da una delle donne di casa brocca e bicchiere in mano, avendo scorto da lontano il familiare o l’ospite in arrivo, sa già quale sarà la sua prima richiesta: JAL o PANI (acqua). Bere e‘ d’obbligo anche ogni qualvolta si è mangiato qualcosa dal sapore dolce.