Vivere su una casa sull'albero è il sogno di ogni bambino che, una vota diventato adulto, assapora l'idea di un rifugio tra i rami per staccare dalla quotidianità e concedersi un po' di relax. Una costruzione sotto un cielo stellato incarna, senza alcun dubbio, lo spirito del nostro tempo. Chi infatti non vorrebbe ristabilire un contatto con il mondo della Natura?
E' forse per questo motivo che, nonostante siano presenti nelle più antiche civiltà, ora si stanno diffondendo in tutto il mondo.
"Tree houses. Fairy-tale castle in the air", Taschen editori
Una ricca collezione tra le case più belle e suggestive nel panorama contemporaneo è riportata nel libro, edito da Taschen, dal titolo "Tree houses. Fairy-tale castle in the air", scritto dallo storico dell'arte ed economista a Harvard, Philip Jodidio.Il volume raccoglie 50 costruzioni sugli alberi sparse da un continente all'altro e corredate da splendide fotografie.
Si va dai nascondigli da fiaba ai rifugi più audaci, collegati a terra da scale vertiginose; da quelle realizzate con materiali riciclati a quelle più futuriste, sospese tra le fronde degli alberi quasi fossero delle sculture; dal ristorante alla stanza di un resort.
In effetti su un albero può realizzarsi ogni tipo di struttura, dando sfogo all'immaginazione e all'estro creativo: basti pensare a quella a forma di nido di uccello, oppure ai sistemi di ponti, torrette e cavi di acciaio che si intrecciano agli arbusti nel complesso turistico nella foresta amazzonica peruviana.
Giappone: "Teahouse Tetsu" di Terunobu Fujimori
Ce n'è una in Giappone, interamente in legno, immersa tra i ciliegi in fiore, sostenuta solo dal tronco di un cipresso che attraversa tutta la struttura e i cui rami sono visibili all'interno, creata da Terunobu Fujimori.Ce n'è un'altra, in Canada, di forma sferica, che può essere appesa ovunque: ben coibentata è in grado di resistere a temperature anche di 20 °C sotto zero.
E poi un'altra, in un bosco in Svezia, sospesa da terra, dalle forme regolari e nette, completamente rivestita di vetro a specchio, sembra quasi smaterializzarsi.
Canada: "Casa sferica" di Tom Chudleigh
Sfogliando il libro è curioso notare come, oltre agli "addetti ai lavori", a cimentarsi con queste costruzioni sia possibile trovare figure professionali come: ebanisti, docenti universitari, carpentieri, agronomi e tanti altri appassionati.Perché in fondo vivere in un castello sospeso in aria è il sogno di un po' tutti noi.
E' pur certo che avere un terreno solido sotto i nostri piedi è da sempre una delle sensazione fondamentali per l'uomo, simbolo di sicurezza, e stare sospesi ci può far tremare di paura.
Ma intanto da lassù sicuramente vedremmo il mondo da un'altra prospettiva. E poi, ogni tanto, stare con la testa fra le nuvole, non può che farci bene.
Svezia: "Tree Hotel" di Tham&Videgard
Fonte
EMANUELE MASTRANGIOLI
Autore
Architetto e Designer. Appassionato di grafica 3D, architettura e arte, mi diletto a scrivere su ciò che sono le mie passioni ed interessi, con la speranza di trovare in voi lettori un momento di confronto e di crescita.