Evoluzione. Apocalisse. Catarsi. Liberazione. Prende spunto dall’ “immagine mobile dell'eternità” di Platone la collezione The Catharses della neodiplomata in Fashion Design all’Harim Accademia Euromediterranea Frida Musmeci. La visione ciclica del tempo del filosofo e il concetto di morte come ritorno indietro e purificazione, si materializzano in abiti in duchesse, macramè e pizzo, arricchiti da applicazioni di pietre e specchi.
(ph. Cinzia Incorvaia)
Al MADEINMEDI 2013, Frida interpreta la nascita dell’uomo dalla terra, e dunque l’inizio della sua evoluzione, con un abito lungo dal tessuto crespo, arricciato e ricoperto di pietre scure, che ricorda la superficie brulla dell’Etna e che ricopre completamente il corpo della modella. “Nel momento in cui nasce, l’uomo è ancora un essere irrisolto, fa parte ancora della natura, che lo nasconde e lo protegge” ci spiega la fashion designer. “Nascendo dovrà invece imparare a conoscersi, abbandonando sé stesso, la sua vera natura, e cercando il nuovo al di fuori di sé”.
(ph. Valerio D'Urso)
Una conoscenza che passa attraverso la corruzione delle epoche; un’evoluzione nel tempo che la stilista interpreta mediante l’accurata scelta dei tessuti e delle forme degli abiti. Ecco perché al suo primo abito Frida fa seguire tre capi in damascato, molto diversi tra loro, che rivisitano rispettivamente l’Ottocento (Età del Bronzo), lo stile Liberty tra fine ‘800 e inizio ‘900 (Età dell’Oro) e lo stile contemporaneo (Età del Metallo), rappresentato dal pantalone e dalla presenza di collari e catene in metallo che imprigionano l’anima dell’uomo moderno.
(ph: Valerio D'Urso - Studio 51 - Valerio D'Urso)
La liberazione, tuttavia, è possibile, ma deve necessariamente passare per l’apocalisse: l’esplosione che rompe le catene, il fuoco purificatore, gli specchi in cui l’essere umano si specchia che si infrangono posandosi sull’abito rosso sangue in taffetà.
(ph.Antonio Meliadò)
La morte come purificazione, dunque, ma anche libertà. Immediata segue, infatti, la catarsi, la liberazione dalla prigionia del tempo e il ritorno indietro, alla purezza primigenia del candido vestito alato che chiude la prima collezione di una fashion designer che, dopo una costante e profonda ricerca del vero senso della vita, ha imparato che il vero potere, e la soluzione, si trovano solo dentro sé stessi.
(ph. Valerio D'Urso)