Katie Alender;
Katie Alender è nata e cresciuta in Florida, ha studiato alla Florida State University Film School. E’ membro della SCBWI (Società di scrittori e illustratori di libri per ragazzi) e della ITV (Scrittori internazionali di thriller). Attualmente vive a Los Angeles, dove lavora come scrittrice e produttrice televisiva. Le cattive ragazze non muoiono mai è stato selezionato dalla New York Public Library 2010.
Sito personale: www.katiealender.com
Trilogia;
1 Le cattive ragazze non muoiono mai (isbn:9788854127562)
2 From Bad to Cursed (giugno 2011 in Usa)
3 da stabilire (2012)
Titolo: Le cattive ragazze non muoiono mai
Autore: Katie Alender
Serie: n.1
Edito da: Newton Compton Editori
Prezzo: 12,90€
Genere: Paranormal Thriller
Pagine: 281 p.
Voto:
Trama: Alexis è schiva, solitaria, odia le ragazze ricche e viziate della sua scuola e ha un rapporto pessimo con la madre, troppo presa dai suoi problemi per curarsi di lei. Ha una sorella, Kasey, di tredici anni, che è ossessionata dalle bambole e sembra vivere in un mondo tutto suo. Alexis ha un’unica passione, la fotografia, e passa gran parte del tempo nella sua camera oscura, fino a quando in casa non cominciano a succedere strane cose. A volte una luce inquietante avvolge le stanze, e le porte sembrano aprirsi da sole. Anche gli elettrodomestici si accendono all’improvviso e il condizionatore sta congelando la casa senza che nessuno riesca a spegnerlo. E Kasey è cambiata. I suoi occhi blu sembrano diversi, quasi verdi. Parla in modo strano, dice di non ricordare più ciò che è accaduto soltanto poco tempo prima e solleva gli oggetti con una forza che non può appartenere a una ragazzina. Ma soprattutto, sta diventando sempre più cattiva… E se quella creatura non fosse più la sorellina di Alexis?
Citazione: Che cos’era stato? Dopo un paio di minuti mi convinsi che avevo reagito in modo eccessivo. L’aria fredda poteva provenire da una finestra aperta, che avrebbe spiegato anche la corrente che aveva fatto sbattere la porta. L’odore era solo di vecchie bambole ammuffite. Sistemai l’annuario sul paviimento e mi misi a sfogliarlo. In tutto, vidi probabilmente otto ragazze la cui foto aveva un segno rosso, un solo piccolo segno di spunta all’angolo in alto… Alcune di loro non le conoscevo, ma alcune le conoscevo fin troppo bene… Pepper Laird… Megan Wiley… Ma quella di Megan era diversa. C’era una gorssa X rossa tracciata sopra.
Recensione:
Mi sono avvicinata a questo libro con curiosità e con serenità, attirata dalla copertina abbastanza piacevole e dalle mille anteprime spuntate nel web nelle ultime settimane. L’ho iniziato in tarda serata, dopo le 23, da sola nella stanza, pronta a trascorrere un paio d’ore di lettura rilassata e avvincente. E così è accaduto per le prime… non so, forse 30 pagine?? Complice il caffè che non dovrei mai bere di sera e le pagine successive (che non pensavo mi avrebbero potuto fare quest’effetto), ogni speranza di rilassarsi e prepararmi all’amato sonno è andata a farsi benedire: il libro mi ha tenuto gli occhi spalancati e incollati alle pagine, mentre le orecchie erano tese a percepire qualsiasi rumore potesse provenire dal resto della casa, o dalla cantina (che non ho) ma che la protagonista del romanzo ha e che mi ha del tutto spaventata. Chiariamo un punto: io sono una fifona. Stare da sola al buio mi spaventa, gli horror mi fanno mettere le mani davanti agli occhi fino a che la scena non è terminata, ma quello che più mi terrorizza è il paranormale quando appare moooooolto reale… insomma questo romanzo si stava trasformando nel mio incubo personale! (è in quel momento che ho capito la frase riportata sulla fascetta “Un romanzo da brivido che non vi permetterà di spegnere la luce“… e io che leggendola ho pure pensato “Che esagerazione!”). Precisiamo ancora: essendo io una fifona riconosciuta e patentata, non leggo spesso (=mai) storie del genere: chi naviga in questo tipo di romanzi forse riderà di me, sentendomi dire che fa tenere gli occhi aperti e mette tensione, tanta tanta tensione.
Ma, a parte quelle che sono le mie sensazioni personali – e a volte patetiche – ci si potrebbe domandare: vale la pena di leggerlo questo romanzo?
Credo che sia una storia scritta in maniera molto semplice, che si fa leggere in 2/3 ore, e che da un punto di vista razionale può sembrare, sotto certi aspetti, scontata e prevedibile. La protagonista, Alexis, è (o vuole essere?) la ragazza outsider: capelli rosa, anti-adolescente tipica, protesta, salta le lezioni, non ha amici, non va ai balli… mi risulta simpatica dal ritratto che l’autrice ne fa, ma allo stesso tempo non mi risulta convincente: la Alender dice che Alexis è una ragazza di quel tipo, ma dagli atteggiamenti e dalle parole della stessa, a me sembra di avere a che fare con una ragazza diversa, molto più normale di quello che ci vuole far credere, come se quel ritratto fosse una forzatura… Il resto dei personaggi non si distingue certo per una particolare profondità: c’è Carter, il ragazzo carino, tipico fighetto, che in realtà si dimostra molto più umano (ma va’?), e c’è Megan, la capo cheer-leader, che in realtà non è una superficialona ma ha un cervello e un cuore (ma vaaaaa’???)…
I rapporti tra di loro si evolvono nel modo in cui il lettore si aspetta, senza colpi di scena o trovate imprevedibili. Sì, perchè il punto forte del romanzo non è la semplice storia di vita, ma la situazione che Alexis si trova ad affrontare con la sorella “posseduta”. E’ il paranormale il vero protagonista, che si comporta in maniera imprevedibile e da brivido; la curiosità del lettore viene mantenuta costantemente alta non tanto dalla storia personale della protagonista quanto dalla tensione delle situazioni in cui si lei si riesce a trovare. Ma è proprio questo aspetto che riesce a far conquistare alla lettura un bel giudizio: il modo in cui il paranormale viene affrontato, il fatto che il rapporto d’amore tra i due ragazzi non sia né il centro né l’aspetto fondamentale della storia ma che riesca comunque a evolvere e a conquistare il suo piccolo spazio, la possibilità che un’amicizia possa nascere in maniera naturale nonostante ci si voglia opporre. E’ tutto dato dalla tensione, è l’adrenalina che fa comportare Lexi e chi le sta intorno in maniera matura, adolescente ma mautra, e ci fa apprezzare ancora di più questo romanzo. Certo, ogni tanto, si può quasi provare nostalgia per gli innocui amici vampiri e licantropi degli altri romanzi, creature molto più dolci e umani di Sarah, un essere umano diventato, con la morte, più diabolico di ogni altro invenzione letteraria…
Booktrailer: